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Verde cittadino, al via l'abbattimento di 33 alberi. Gilmozzi: ''Interventi per la sicurezza della popolazione''

I lavori di manutenzione della vegetazione previsti tra la primavera e l'estate: coinvolgeranno oltre 800 piante. Gli alberi tagliati saranno sostituiti. L'assessore: ''Danneggiamenti anche per gli eventi atmosferici estremi''

Di Pier Paolo Bonini, Cristiano Eccel (Liceo Prati) - 26 febbraio 2019 - 13:39

TRENTO. Sono circa ottocento le piante che, in città, tra la primavera e l'estate, saranno sottoposte al programma di manutenzione predisposto dall'Ufficio parchi e giardini del Comune di Trento.

 

Il patrimonio arboreo cittadino conta a oggi oltre 15.000 piante, tra censite e stimate, delle quali 5.000 di verde stradale e altre 3.000 collocate in parchi e aree verdi.

 

Le piante sulle quali intervenire sono state individuate secondo il criterio della turnazione e con un lavoro di censimento e valutazione "Vta" ("Visual Tree Assessment"), introdotto nel 2017. Gli esperti hanno compiuto un'analisi dello stato fitosanitario delle piante che ha permesso un giudizio sulla qualità complessiva e la suddivisione in cinque gruppi (A, B, C, C/D, D) di cui i primi due comprendono gli alberi relativamente sani mentre i restanti quelli che necessitano di intervento o abbattimento.

 

Il programma includerà 769 potature e 20 consolidamenti; 33 saranno invece gli abbattimenti che riguarderanno le seguenti piante:

 

- due paulonie in piazza Lodron

- una robinia nell'area cani dei Solteri

- gli abeti davanti all'ingresso del cimitero di Martignano

- due ciliegi nel giardino di Clarina

- cinque robinie nell'area gioco del giardino di Maso Ginocchio

- due platani e un cedro nel parco delle Albere

- alcune piante in piazza Centa

- una robinia in piazza Venezia

- quattro ciliegi nel giardino Salè

- una sequoia, una taxodia, una quercia e un tiglio nel giardino Garbari

- due ippocastani sulla rampa stradale di Sopramonte

- due sofore in via Tommaso Gar.

 

Sottolinea l'assessore ai Lavori pubblici Italo Gilmozzi: "La stabilità di questi alberi risulta gravemente compromessa, devono quindi essere abbattuti per ragioni di sicurezza e per la salvaguardia dei cittadini considerato anche il ripetersi di eventi atmosferici estremi".

 

L'Ufficio parchi e giardini assicura infine che le piante abbattute saranno prontamente sostituite, dove possibile.

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