Troppa pioggia, gelate e grandine: danni all'agricoltura per 40 milioni di euro a Trento. Codipra: ''Dalla cimice asiatica danni per oltre 7 milioni''
Il Consorzio che raccoglie i produttori agricoli e li assicura contro i danni da maltempo fa il punto sull'andamento della stagione 2019. Berti: ''Fortunatamente oltre il 90% degli agricoltori si assicura e gran parte estende le garanzie e le protezioni aderendo a fondi agevolati''

TRENTO. Grandine, gelo, vento e troppa pioggia: sono queste le principali cause che hanno provocato la gran parte dei danni all'agricoltura trentina. Danni quantificati in oltre 40 milioni di euro da Codipra, il Consorzio che raccoglie i produttori agricoli e li assicura contro i danni da maltempo. Le aree maggiormente colpite da eventi atmosferici avversi, spiega il direttore Andrea Berti, sono la zona di Denno e Campodenno in Val di Non, la Valsugana, le Giudicarie (Stenico e Dorsino), la zona di Trento Sud e della Vallagarina.
Il 2019, dunque, potrebbe essere definito, dal punto di vista agricolo, a due facce. Se da un lato non si sono riscontrati eventi estremi, come la tremenda gelata del 2017, dall’altro si sono verificati una serie diffusa di episodi calamitosi che hanno causato danni a numerose colture agrarie della nostra provincia. “Fortunatamente oltre il 90% degli agricoltori si assicura e gran parte estende le garanzie e le protezioni aderendo a fondi agevolati (sotto soglia, fitopatie, mancati conferimenti e stabilizzazione del reddito ndr) - spiega Andrea Berti – andando a tutelare con uno strumento assicurativo circa 430 milioni di euro di produzioni agricole, oltre ad ulteriori 515 milioni di euro coperti con soluzioni mutualistiche''.
''In particolare – continua il direttore – nella nostra provincia aderiscono a soluzioni di gestione del rischio oltre il 90% delle mele e il 75% dell’uva con una media che sfiora l’85%''. E così entro Natale sono attesi oltre 40 milioni di euro dalle compagnie di assicurazione che serviranno a ristorerare i danni agli assicurati.
Altro capitolo va riservato alla cimice asiatica. ''Su questo fronte - prosegue Berti - stiamo ottenendo il via libera dal Ministero dell’agricoltura per attivare un Fondo che prevede di coprire i danni causati da fitopatie tra le quali anche la cimice a partire già dal 2020. Questo insetto alieno, da una prima analisi, sembra abbia causato danni per oltre 7 milioni di euro alle colture trentine, in particolare su melo. Stiamo lavorando con la Fondazione Mach per strutturare al meglio il Fondo in coerenza e quale strumento a supporto di una puntuale applicazione diffusa delle condizioni del Piano Cimice, responsabilmente e a tempo di record strutturato dalla nostra Provincia''.
''Già nel 2019 – spiega Giorgio Gaiardelli, presidente del Consorzio – grazie ad un intervento della Provincia, riusciamo ad indennizzare una parte di questi danni agli agricoltori del nostro territorio attraverso due strumenti mutualistici di Codipra.: il fondo cooperative e il fondo sotto soglia. E in questo senso esprimiamo grande soddisfazione per le numerose adesioni ai fondi per la stabilizzazione del reddito (IST) dedicati al mondo melicolo e zootecnico e al Fondo fitopatie vegetali, oltre il 70% delle superfici dei nostri associati – evidenzia Gaiardelli – ha aderito a questi innovativi strumenti di gestione del rischio, evidenziando lungimiranza e capacità di programmazione dell’agricoltore. Come Consorzio siamo stati i primi a livello nazionale a credere nei fondi IST, supportando le adesioni dei nostri soci ai fondi che prevedono una contribuzione pubblica del 70%''.