Rio Valsorda, trovati morti molti gamberi autoctoni. Si indagano le cause
A trovarli, nella zona delle Novaline, dei pescatori che hanno già segnalato la cosa alle autorità competenti. Tre anni fa dell'insetticida si era riversato nel corso provocando degli effetti simili

VIGOLO VATTARO. Tre anni fa (era il 10 luglio 2016) delle forti piogge avevano riversato grandi quantità di insetticidi nel rio Valsorda causando dei gravi danni alla fauna ittica. Erano morte molte trote (anche quelle del centro ittico di Vigolo Vattaro) e anche molti gamberi d'acqua dolce che in quelle acque vivono in grande quantità nascondendosi tra le pozze e le pietre di quel rio nel tratto meno antropizzato.
Ebbene oggi alcuni pescatori hanno trovato, come tre anni fa, moltissimi di questi gamberi morti. La zona di rilevamento è quella più a valle della pescicultura, grosso modo all'altezza delle Novalinee, e la situazione pare essere alquanto allarmante. Il ricordo va subito a quel giorno di luglio quando, poi si ricostruì a seguito di accurate indagini, un acquazzone aveva fatto confluire grandi quantità di insetticida per vespe che era stato spruzzato da una ditta per bonificare una struttura ricettiva posta più a monte, nel torrente.
I gamberi, che in passato misuravano anche 15 centimetri ed erano davvero tantissimi in quelle acque, erano stati praticamente decimati e da poco tempo stavano tornando a ripopolare il rio. D'altronde questo tipo di gambero autoctono è un vero e proprio rivelatore dello stato di salubrità delle acque in cui vive.
E sono moltissimi i gamberi che in queste ore affiorano tra le rocce e galleggiano nelle pozze del rio senza vita. La segnalazione alle autorità competenti è già stata fatta. Ora spetterà a loro cercar di capire cosa può essere accaduto.