Niente stop alla modifica delle leggi provinciali sull'ambiente, Tonina: ''Le associazioni interverranno più avanti''
Nulla di fatto per la richiesta di sospensione dei lavori di Enpa, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain wilderness e Wwf alla giunta provinciale per un confronto preventivo rispetto alle modifiche alla Legge provinciale sulla valutazione d'impatto ambientale e a quella sulle foreste e sulla protezione della natura

TRENTO. "Le associazioni ambientaliste hanno chiesto formalmente il rinvio del ddl, ma verranno comunque sentite nel corso dell'iter", questa la motivazione che hanno portato l'assessore Mario Tonina (Progetto trentino) e il presidente della terza commissione Ivano Job (Lega) a respingere la richiesta di sospensione della discussione.
Nulla di fatto per la richiesta di sospensione dei lavori di Enpa, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain wilderness e Wwf del Trentino alla giunta provinciale per un confronto preventivo rispetto alle modifiche alla Legge provinciale sulla valutazione d'impatto ambientale e a quella sulle foreste e sulla protezione della natura (Qui articolo).
La terza commissione ha iniziato a introdurre i cambiamenti alla legge provinciale sulla Via del 2013. "Una proposta - spiega Tonina - che adegua le norme alla riforma introdotta dallo Stato con il decreto del 2017 e che è stata resa necessaria, inoltre, da due sentenze della Consulta che hanno definito le competenze in materia di valutazione d’impatto ambientale. Competenza che la Provincia mantiene nel settore delle opere stradali. Il ddl ha lo scopo di raccordare la Via alla recente legge sulla semplificazione".
Perno del ddl è il Provvedimento autorizzatorio provinciale (Paup), un iter semplificato che si articola, in sostanza, in cinque fasi: la prima è quella della raccolta in formato elettronico dei documenti riguardanti i progetti che verranno valutati nella fase definitiva e non esecutiva. Questo perché normalmente in fase di Via vengono modificati.
La seconda fase è quella della raccolta delle osservazioni degli interessati, quindi il terzo passaggio è l'istruttoria da parte delle amministrazioni che possono chiedere una sola volta integrazioni a chi presenta il progetto. La quarta riguarda la Conferenza dei servizi che deve dare una risposta, in 120 giorni, in modo univoco e vincolante. Ultimo passaggio quello in giunta provinciale che, con l’adozione del Puap, darà il via libera ai progetti.
"Nel ddl - evidenzia Tonina - è stata introdotta una norma, che interviene sulla legge sulle foreste e la protezione della natura del 2007, che semplifica il rilascio dei nulla osta sulla conformità al piano del parco degli interventi edilizi degli abitati che si trovano nel Parco dello Stelvio".
Il consigliere provinciale Lorenzo Ossanna in quota Patt ha chiesto se sono stati fissati tempi per ognuno dei passaggi del Paup. "L’intero procedimento, come prescrive la norma nazionale, deve concludersi entro 210 giorni. Il termine - conclude Tonina - per la raccolta dei documenti è di un mese, 60 giorni per l’istruttoria e 120 giorni per la Conferenza dei servizi".