Migliaia di storni nel Biotopo ''Taio'' di Nomi, lo spettacolo (VIDEO) delle loro evoluzioni (con tanto di esemplare albino)
Il video e le immagini ce le invia uno dei nostri lettori, Paolo Deimichei, e risalgono a ieri. Mostrano gli stormi di questi uccelli che in questo periodo dell'anno si esibiscono in grandi acrobazie nei nostri cieli
NOMI. Migliaia di storni ripresi nella riserva naturale provinciale ''Taio'' di Nomi. Le immagini e le foto sono state realizzate da Paolo Deimichei e mostrano le tante ''nuvolette'' di uccelli che sfilano sopra il pelo dell'acqua per poi andarsi a posare nella vegetazione. La riserva, che si trova molto vicino all'abitato di Nomi in Vallagarina, è nato da un intervento ingegneristico per la bonifica di una discarica abusiva che rischiava di far sparire l'oasi.
Così l'intervento delle istituzione per creare un'area protetta e salvare il luogo. A seguito di un ventennio di interventi di riqualificazione ambientale condotti dall’Ufficio biotopi della Provincia di Trento, l’area è oggi tra le più importanti zone umide sulla rotta che gli uccelli migratori percorrono tra la pianura padana e il nord delle Alpi. Sono presenti uccelli nidificanti di molti tipi, dal germano reale alla folaga, dalla cannaiola al tarabusino, ma anche rane e rospi che qui trovano la possibilità di riprodursi.
L'area venne ''tagliata'' (da qui ''Taio'') e quel che rimase del ramo morto fu una piccola palude oggi paradiso per gli uccelli migratori. In questo modo si andò a recuperare anche terreni coltivabili. Quelli ripresi da Deimichei sono degli storni, uccelli simili al passero. Hanno la coda corta, un'apertura alare di circa 37 centimetri e sono lunghi una ventina.
Le loro penne sono nere e lucenti in estate, e hanno riflessi bronzei e verdi con delle macchie bianche, in inverno. Anche se tra le foto scattate a ''Taio'' ne compare anche uno albino.

In questa stagione la maggior parte degli storni in italia sono rappresentati da contingenti svernanti, che si riproducono in nord Europa.

Tra le loro ''armi'' vincenti vi sono gli occhi che possono muovere indipendentemente l'uno dall'altro (in questo modo possono controllare che non vi siano pericoli e individuare anche il cibo da mangiare senza muovere su e e giù la testa) e poi vi è un articolato sistema ''sociale'': gli stormi quando compiono le acrobazie che tutti conosciamo si assicurano, così, che non vi siano pericoli nelle vicinanze.