Gli ambientalisti: ''Presi in giro dalla Pat, convocati con soli 6 giorni di preavviso su leggi da studiare. Ma così ci compattano''
Le associazioni del mondo ambientalista si erano mosse per fermare il deposito del disegno di legge all'esame in commissione e per chiedere un confronto preventivo in cabina di regia: L'assessore Tonina: "Vi ascolteremo" e il giorno dopo vengono convocati per martedì prossimo. Iemma: "Inizialmente abbiamo pensato che fosse l'inesperienza, ma invece è proprio il modus operandi non voler il confronto"

TRENTO. "Inizialmente abbiamo pensato che fosse l'inesperienza, ma invece è proprio il modus operandi quello di non voler il confronto", queste le parole di Aaron Iemma, presidente del Wwf del Trentino, che aggiunge: "I tentativi di escluderci dal dialogo ormai sono tantissimi, ma la società civile non si deve fermare: siamo in democrazia, sensibilità e idee diverse devono essere ascoltate. Siamo sempre disponibili al dialogo costruttivo".
L'ultimo caso è quello per le modifiche alla Legge provinciale sulla valutazione d'impatto ambientale e quella sulle foreste e sulla protezione della natura. Le associazioni del mondo ambientalista quali Enpa, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain wilderness e Wwf del Trentino si erano mosse per fermare il deposito del disegno di legge all'esame in commissione e per chiedere un confronto preventivo in cabina di regia (Qui articolo).
Stop che non è arrivato. "Verranno sentiti più avanti", ha spiegato in aula l'assessore Mario Tonina (Qui articolo). Effettivamente il mondo ambientalista è stato convocato: il 24 luglio scorso, all'indomani dello sfogo delle associazioni. L'appuntamento è per martedì prossimo. "La cabina di regia - aggiunge Iemma - non è mai stata chiamata in causa in oltre 100 giorni e non siamo mai stati sentiti in generale. Ora ci ascoltano con scarsissimo preavviso perché sperano di trovarci impreparati su un tema così ampio e vasto".
E argomenti sul tavolo non mancano tra la gestione dei grandi carnivori, i cambiamenti climatici, gli effetti della tempesta Vaia, la riadozione del piano del Parco nazionale dello Stelvio per il settore trentino, eventi in quota e riorganizzazione della rete delle riserve.
"Sono temi trasversali - evidenzia il numero uno del Wwf - che riguardano tutti. Evidentemente è fondamentale saper ascoltare e fornire risposte coerenti. Questo non è avvenuto per esempio per il mega raduno di jeep in Primiero (Qui articolo), la classe politica si è nascosta dietro i tecnicismi per evitare di prendere in mano la questione e esprimersi di conseguenza. L'unica soluzione è quella di restare compatti e riuscire a coinvolgere la maggior parte delle realtà ambientaliste per resistere".
Le leggi provinciali riguardano anche le grandi opere e le valutazioni degli impatti ambientali. Dalla Valdastico alla Loppio-Busa, ma anche la ciclovia del Garda. "Ci sono alcuni vuoti legislativi e diverse scappatoie da tamponare- commenta Ezio Viglietti, ingegnere del mondo ambientalista -. Penso alla Loppio-Busa che è stata divisa in cinque lotti per non dover passare attraverso il Via e evitare l'analisi costi-benefici. Poi si trovano ulteriori metodi per aggirare eventuali criticità, come l'inserimento di 'mitigazioni' per fronteggiare eventuali impatti ambientali".
Forti perplessità anche sulla ciclovia del Garda. "Ovviamente non siamo contrari - continua l'ingegnere - ma non c'è una valutazione sugli impatti di questa opera. A nostro avviso c'è una scarsità di funzionalità e sicurezza, ma anche la salvaguardia dell'ambiente potrebbe essere a rischio".
Capitolo Valdastico, oggetto anche di un botta e risposta politico (Qui articolo e Qui articolo). "Oltre all'analisi costi-benefici, manca un altro pezzo. In questo caso - conclude Viglietti - servirebbe un dibattito pubblico in quanto l'opera costa più di 500 milioni, ma la commissione composta da 15 membri non è stata ancora istituita dal ministero. A questo si può aggiungere che non esiste ancora uno studio di fattibilità economico-finanziario".
In questi primi mesi di guida centrodestra sono già stati diversi i momenti di frizione, come nel caso della soppressione tout court del comitato faunistico (Qui articolo), la denuncia che gli ambientalisti non sono stati invitati agli incontri degli Stati generali della montagna (Qui articolo).
Nel mirino anche l'annullamento della serata di presentazione del Rapporto grandi carnivori (Qui articolo), l'interruzione degli incontri al tavolo grandi predatori, senza dimenticare quello del progetto europeo di coesistenza grandi carnivori e quello sulla presenza dei cinghiali in provincia.
Un'assenza di confronto, mentre il presidente Maurizio Fugatti (Qui articolo), ma anche il vice presidente e assessore all'ambiente Mario Tonina (Qui articolo) si sono prodigati in affermazioni molto pesanti in materia grandi carnivori e una coesistenza orsi-lupi e uomo praticamente impossibile. Questo senza tenere conto, per esempio, che il progetto ''Life Wolfalps'' che quest'anno ha vinto il premio europeo Life Award 2019 (Qui articolo).