Dal Garda emerge l’ennesima specie invasiva, si tratta di una testuggine americana in vendita in molti negozi
Dopo lucertole, gechi e varie specie di testuggini ora arriva un’altra “cugina” proveniente dagli Stati Uniti, avvistata da un passante sulle sponde del lago di Garda. Gli esperti ricordano che con l'introduzione dell'apposito decreto legge sulle "specie esotiche invasive" c'è tempo solo fino al prossimo 31 agosto per regolarizzare la propria posizione registrando il proprio animale sul portale del Ministero dell’Ambiente

RIVA DEL GARDA. Con il cambiamento climatico sarà sempre più facile assistere all'insediamento in Trentino di popolazioni di animali provenienti da climi più caldi questo l’allarme lanciato dagli esperti del Muse che continuano a monitorare la situazione.
“Il fenomeno delle specie aliene è globale e perciò la nostra provincia non ne è esente” – spiega Karol Tabarelli de Fatis, assistente tecnico del Muse. I rettili alloctoni in provincia di Trento scoperti fin ora sono due specie di Sauri della famiglia Geconidi, un Sauro della famiglia dei Lacertidi, e varie specie di Testudinati della famiglia degli Emididi, le testuggini palustri di acqua dolce.
Stiamo parlando di specie alloctone che pur non essendo native di un luogo riescono ad insediarsi nell’ambiente naturale e che possono causare sia danni economici che ambientali, sono infatti ritenute la seconda causa di perdita di biodiversità a livello globale.
“Per diverse di queste specie – conferma l’esperto – è stata accertata la riproduzione in natura”. A queste vanno aggiunti singoli esemplari di altre specie di rettili che occasionalmente vengono rinvenuti, ma che non riuscendo a superare i rigori dell’inverno, non instaurano popolazioni stabili.
Non è il caso dell’esemplare di Graptemys pseudogeographica avvistato ieri nelle acque del Lago di Garda da un passante e fotografato mentre era intenta a crogiolarsi sulla battigia. Originaria degli Stati Uniti si tratta di una testuggine molto adattabile, che normalmente vive lungo i corsi dei fiumi Missouri e Mississippi, ma che prolifera anche nei bacini lacustri.
Questo non sarebbe nemmeno il primo esemplare avvistato, ma ora potrebbe essere più frequente imbattersi in questa specie dal momento che dal prossimo 31 agosto entrerà in vigore il D.L. 230/2017 sulle ‘specie esotiche invasive’ (QUI l’elenco completo) che vieta la commercializzazione, l’introduzione e il rilascio in natura su tutto il territorio nazionale della più comune Trachemys scripta, e di altre specie.
Se però i proprietari di Trachemys scripta, dovranno attenersi ad una serie di rigide indicazioni e denunciarne il possesso alle autorità (il rilascio in natura resta vietato per qualunque specie), lo stesso non vale per la Graptemys pseudogeographica che rimane disponibile in molti negozi per animali.
Ora che gli esperti hanno ricevuto la segnalazione proveranno a recuperarla per evitare che possa continuare a causare danni alle specie indigene.
Sul sito dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, ci sono tutte le indicazioni per regolarizzare il proprio animale domestico. Mentre sulla pagina Facebook ‘Anfibi e Rettili del Trentino-Alto Adige/Suditrol’ continua la raccolta delle segnalazioni di queste specie invasive.