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Allarme allergie: boom di alcuni pollini nell'aria a causa delle temperature elevate e del vento

Pollini di nocciolo e ontano, concentrazioni tre volte superiori alla media. Antonella Cristofori, ricercatrice della Fondazione Edmund Mach: "Dobbiamo aspettare il periodo primaverile per i massimi livelli di pollini nell’aria, sia per quantità che per tipologia"

Di Cristiano Eccel, Pier Paolo Bonini (Liceo Prati) - 01 marzo 2019 - 13:00

TRENTO. Pollini in aumento, i dati lo confermano: è già iniziata la fioritura delle piante invernali e quest’anno risulterà più intensa e rapida, come evidenziano gli studi condotti dal Centro di Monitoraggio Aerobiologico della Fondazione Edmund Mach.

 

I pollini di nocciolo e ontano hanno infatti già invaso i cieli trentini con quantità tre volte superiori rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti.

 

“Ci sono cause differenti - spiega Antonella Cristofori, ricercatrice della Fondazione Edmund Mach – tra cui cicli di produzione di pollini intrinseci nella pianta, ma anche fattori esterni come temperature miti e condizioni climatiche prima e dopo il periodo di fioritura. Le giornate temperate, asciutte e ventose di questi ultimi giorni stanno favorendo la dispersione dei pollini nell’atmosfera”.

Occhi rossi e raffreddori saranno per ora causati da nocciolo, ontano, cipresso olmo e frassino maggiore, “Però – continua la ricercatrice – dobbiamo aspettare il periodo primaverile per i massimi livelli di pollini nell’aria, sia per quantità che per tipologia”.

 

La Cristofori descrive poi come vengono condotti gli studi dal Centro di Monitoraggio Aerobiologico. "A San Michele, dagli anni ’90, abbiamo un campionatore fisso che lavora tutti i giorni e ci permette di rilevare le concentrazioni di pollini: la macchina aspira un grande volume d’aria e le particelle contenute in esso vanno ad aderire su una superficie adesiva interna. Gli studiosi la prelevano e la osservano al microscopio ottico, identificando i corpuscoli uno ad uno in base a forma e dimensioni, per poi attribuirli alle piante di provenienza".

Dopo l’influenza dunque, colpiscono duri anche i pollini: per i nasi sensibili è sempre disponibile il bollettino con il grafico delle concentrazioni settimanali consultabile in farmacia, via SMS o tramite l’applicazione TreC_Lab Pollini.

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