Troppi cervi, scatta la regolamentazione per prevenire danni all’attività agricola
Sono troppi i cervi al parco nazionale dello Stelvio e lunedì 15 ottobre inizia il prelievo selettivo. L'obiettivo dei prelievi è quello di ridurre la densità della popolazione dei cervi per ricomporre gli equilibri ecologici e prevenire l’impatto sull’attività agricola e sulla rinnovazione del bosco

BOLZANO. La popolazione di cervi nel parco dello Stelvio è eccessivamente numerosa e deve essere regolata. Così prende il via lunedì 15 ottobre il periodo di prelievo, operazioni che si concludono il prossimo 16 dicembre.
"Per ottenere la riduzione della popolazione di cervi - spiega Hanspeter Gunsch, direttore dell'Ufficio provinciale Parco nazionale dello Stelvio - è necessario il prelievo selettivo regolamentato, reso possibile con il programma quinquennale”.
Questo provvedimento riguarda le unità di gestione Media Venosta-Martello e Gomagoi-Tubre e questi prelievi avvengono in base alle indicazioni dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale Ispra che approva ogni anno il programma.
L'obiettivo dei prelievi è quello di ridurre la densità della popolazione dei cervi per ricomporre gli equilibri ecologici e prevenire l’impatto sull’attività agricola e sulla rinnovazione del bosco.
L’attività di prelievo è indicata nel piano quinquennale 2017-2021 di conservazione e gestione del cervo nel settore altoatesino del parco, approvato da una commissione di esperti e nell’ottobre 2017.
L'organizzazione e il coordinamento dell'azione di prelievo anche per questo periodo di prelievo spetta all’Ufficio provinciale parco nazionale dello Stelvio in collaborazione con specialisti appositamente formati.