In valle dell'Adige temperature ''da Sud Italia''. Orlando: ''Caldo che sarebbe giusto in agosto''
Lo spiegano gli esperti della Fondazione Museo Civico di Rovereto e il responsabile dell'osservatorio meteorologico MeteoRovereto.it: ''Negli ultimi tre giorni le minime registrate a Rovereto superano le medie del periodo di 5, 6, talvolta addirittura 7°C"

ROVERETO. I primi giorni di settembre in Trentino? Hanno fatto registrare temperature che sarebbero state normali a Trapani, in Sicilia. A dirlo gli esperti della Fondazione Museo Civico di Rovereto che con il responsabile dell'area meteorologica Filippo Orlando spiegano come le temperature si siano sensibilmente alzate e come per il Nord Italia, Trentino compreso, quella che si sta andando a concludere è stata la quarta estate più calda da quando, a inizio '800, si è iniziato a raccogliere i dati in maniera sistematica. Ma non è tutto è stato l'agosto più caldo della storia della meteorologia per l'Europa.
"Sembra quasi incredibile - spiega Orlando - ma in questo periodo dell'anno, a Rovereto, per esempio, le minime notturne dovrebbero attestarsi sui 12°C e le massime diurne sui 24°C. Negli ultimi tre giorni, invece, le minime registrate in città si sono aggirate tra i 15 e i 17°C, mentre le massime hanno regolarmente sforato il muro dei 30°C, con un picco di 31°C. Per il fondovalle trentino - continua Orlando tra l’altro titolare dell'osservatorio meteorologico MeteoRovereto.it - queste sarebbero temperature da pieno agosto mentre, per il mese di settembre, simili valori arrivano a superare le medie del periodo di 5, 6, talvolta addirittura 7°C".
E il paragone con la Sicilia? La Fondazione Museo Civico di Rovereto spiega che "il riferimento alla città siciliana (Trapani ndr) è tutt'altro che campato per aria: per capire quanto abbia fatto caldo negli ultimi tre giorni nelle nostre valli basta ricorrere ad un rapido confronto dei valori di temperatura registrati il 10, l'11 e il 12 settembre con quelli relativi alle medie del periodo. Il termine di questo paragone non sono certo i dati di cento o duecento anni fa, bensì la normalità climatica dell'ultimo trentennio di riferimento, che per convenzione climatologica va dal 1981 al 2010".
"Queste ondate di calore - prosegue la Fondazione - purtroppo, sono sempre più frequenti e intense, e anche se per alcuni potranno risultare piacevoli, rappresentano dei segnali di cambiamento climatico davvero allarmanti. Come se non bastasse, a seguito di una stagione che in ottica della fusione dei ghiacciai alpini e soprattutto polari potremmo definire drammatica. Come si è detto, negli ultimi tre giorni il Trentino è stato interessato dall'ennesimo anticiclone di origine africana, il quale ci sta facendo registrare temperature che, in questo periodo dell'anno, più che di Trento sarebbero tipiche del sud".