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Era la spiaggia più incontaminata del Lago di Ledro. Nel silenzio generale spunta la nuova struttura da wakeboard

La spiaggia di Pur, uno degli angoli più fotografati del Lago di Ledro, potrebbe ben presto cambiare radicalmente il suo aspetto, il comune ha infatti approvato la costruzione di una nuova struttura da wakeboard. Ambientalisti e minoranze insorgono: “Non siamo mai stati informati sul progetto” e accusano l’amministrazione di averlo fatto deliberatamente per evitare le critiche

Di Tiziano Grottolo - 25 luglio 2018 - 13:31

LEDRO. Era una delle spiagge più incontaminate dell'intero lago, una delle più fotografate e ammirate della zona; ora si è trasformata completamente, sono spuntati dei piloni in cemento, corde e tiranti e ogni strumento utile al wakeboard. Il tutto all'improvviso e nel silenzio generale.

 

Sta facendo molto discutere il ‘via libera’, da parte dell’amministrazione comunale di Ledro, al progetto che ha permesso la costruzione di una nuova struttura per praticare wakeboard sul lago di Ledro. Le opposizioni accusano la mancanza di trasparenza: “In consiglio comunale sono stati presentati i progetti di massima per la richiesta di contributi alla Provincia in vista dei lavori di riqualificazione delle spiagge di Pur e Besta, ma l’Amministrazione non ha nemmeno accennato a questa concessione”, fa sapere Anna Maria Santolini di Ledro Bene Comune. Dello stesso avviso anche Achille Brigà, ex sindaco di Ledro oggi consigliere del Patt: “Sono venuto a conoscenza del progetto per caso, quando, durante una passeggiata ho visto i lavori per il posizionamento dei plinti”. A rincarare la dose ci pensa Anna Fedrigotti di Vivi Ledro: “L’ho saputo dai giornali e credo che quella di non coinvolgerci sia stata una scelta precisa dell’Amministrazione, perché sapevano che non sarebbe stata un’iniziativa apprezzata”.

 

Anche il Consorzio per il Turismo della Valle di Ledro in un primo momento non era stato informato dell’iniziativa: “Si tratta di una novità che parte in via sperimentale - afferma Maria Demadonna presidente del Consorzio - se certe idee fossero condivise prima sarebbe meglio, sicuramente avremmo avuto il piacere di discutere quantomeno la location, comunque il consiglio d’amministrazione del Consorzio è stato chiamato ad esprimersi e la maggioranza vede quest’opera di buon occhio”.

 

Alla base delle critiche non vi è solo una questione di ‘metodo democratico’, la spiaggia di Pur infatti è una delle zone che più di altre viene apprezzata per il suo aspetto incontaminato, nonché una delle più fotografate dai turisti. Sempre secondo le opposizioni la costruzione della nuova struttura compromettere l’equilibrio naturale del paesaggio, oltre al fatto che verrà di fatto impedita la fruizione della spiaggia a tutti gli altri bagnati.

 

 

 

Nel frattempo i lavori sono giunti al termine, per la pratica di questo sport acquatico che nasce dall’incrocio tra lo sci d’acqua e lo snowboard, è stata costruita una struttura composta da una serie di tralicci a sostegno di un cavo d’acciaio, azionato da un motore elettrico, che servirà a trainare le persone che monteranno una speciale tavola a pelo d’acqua. Stando a quanto riporta la concessione rilasciata dal Servizio Bacini Montani della Provincia la struttura si articola su un’area di 4000 metri quadrati: 160 metri (la lunghezza del cavo che collega le due sponde) per 25 metri di larghezza. Potranno inoltre essere montante anche delle piattaforme per l’ingresso in acqua e quelle galleggianti per il salto in lungo. Il servizio sarà attivo per il periodo che va dal 1 aprile al 15 ottobre mentre a fine stagione le strutture mobili dovrebbero essere rimosse. Il canone annuo fissato per la concessione sarà di 1619 euro e scadrà nel 2022.

 

In questa vicenda c’è spazio anche per un ‘piccolo giallo burocratico’: la Commissione per la Pianificazione Territoriale e il Paesaggio, che fa capo alla Comunità Alto Garda e Ledro e in questi casi è chiamata ad esprimersi, ha deliberato che “Non dovranno essere installati sul bagna asciuga ed in acqua altri elementi mobili e/o immobili, quali manufatti per il ricovero attrezzatura, piattaforme galleggianti, generatori o altri tipi di motori, pubblicità e quant’altro” quanto sancisce è quindi in contrasto con quanto concesso dal Servizio Bacini Montani. Infine sul permesso di costruzione rilasciato dal comune di Ledro sono riportate entrambe le delibere ma non si menzionano le strutture accessorie concesse dal Servizio Bacini Montani, senza le quali però è difficile immaginare il funzionamento della struttura per wakeboard.

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