''Dobbiamo ascoltare la montagna'', il progetto Città-Valli pubblica il suo terzo quaderno. Borgonovo Re: ''Diventeremo un'associazione''
Frutto del lavoro dell'ex consigliera, chiude il percorso legato al gruppo consigliare del Partito democratico ma continuerà in autonomia: "Abbiamo attraversato i territori per conoscere le eccellenze delle terre alte, cercando di fare qualche proposta"

TRENTO. I primi tre volumi, anche in edizione cartacea, sono già stati pubblicati. Il terzo è disponibile solo in formato digitale (a questo link). Sarà l'ultimo contributo 'targato' Pd, frutto del lavoro di Donata Borgonovo Re in veste di consigliera provinciale, ma il progetto Città Territori, Ci-Va, non intende affatto chiudere i battenti.
"Abbiamo costruito una rete di relazioni molto positiva - ha sottolineato l'ex consigliera - e la necessità di ascolto e di proposta è ancora molta. Per questo si chiude una tappa ma non si conclude il percorso che anzi continuerà con l'idea di costruire un'associazione che possa proseguire questo viaggio nel territorio".
Territorio di montagna, scandagliato in lungo e in largo, con approfondimenti non solo teorici ma vissuti sul campo. Il bilancio di quest'esperienza consegna infatti una ricca documentazione che dà conto di incontri, confronti, tavoli di lavoro che hanno permesso l'intreccio di visioni, alcune trasformate in proposta.
"Sui nostri territori c'è una ricchezza enorme di innovazione e sperimentazione, di nuovi modi di vivere la montagna. Piccole realtà che nascondono grandi eccellenze che dovrebbero essere innalzate a modello", ha affermato Donata Borgonovo Re. Realtà viste da vicino, dall'ex consigliera e dalla sua squadra appassionata che con lei ha dato vita a questa iniziativa.
Una squadra che ha saputo coinvolgere anche figure di rilievo della tutela dell'ambiente e del territorio, tra gli altri Anna Facchini presidente della Sat e Beppo Toffolon di Italia Nostra, presenti alla conferenza stampa. Presenti anche i consiglieri provinciali Giorgio Tonini, Sara Ferrari e Alessio Manica.
Quest'ultimo, suo capogruppo nella scorsa legislatura, ha voluto ringraziare per il lavoro fatto. "Perché di rapporto tra città e periferia, tra valle e montagna, sono in tanti che ne parlano, in pochi ci lavorano come avete fatto voi". E ha chiesto di non fermarsi qui: "C'è ancora bisogno di approfondire: solo così sono possibili le proposte".
Proposte che per Manica sono ancora più utili adesso, con questa nuova situazione politica: "Il nuovo assessore al Turismo, nelle sue prime dichiarazioni, ha parlato di campi da golf. Questa fa pensare a un altro modello di sviluppo". Ma forse Manica pensa anche ad altre questioni sul tappeto, come la Valdastico che la nuova giunta vorrà portare a compimento.
"Il modello di sviluppo utile per la montagna - ha spiegato Valentina Sega, braccio destro di Donata Borgonovo Re in questa iniziativa - è ben presente nelle persone che vivono le terre alte, con una consapevolezza molto profonda". Come dire: basterebbe ascoltare, come è stato fatto dal Progetto Ci-Va.
Dopo l'ascolto la proposta. Dalla mozione presentata in Consiglio provinciale agli emendamenti, Ci-Va è servito anche come base per l'iniziativa legislativa e amministrativa. Ma anche come spinta per immaginare nuove strategie per far emergere le buone pratiche e le collaborazioni virtuose.
"Dopo la Carta di Chivasso e quella di Milano - ha proposto Donata Bogonovo Re - una Carta di Trento che valorizzi i piccoli comuni di montagna". Un'idea tutta da costruire, anche se un documento è già stato abbozzato: "Sarà un patto tra le amministrazioni", e un obiettivo del nuovo Progetto Città-Valli che, come ha sottolineato Donata Borgonovo Re, "continuerà il suo percorso di ascolto e di proposta".