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24/05/2022 - 18:05

IL VIDEO. Scholz in missione in Africa: lavorare per "mondo multilaterale"

Pretoria (Sudafrica), 24 mag. (askanews) - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è stato accolto a Pretoria dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa con la cerimonia della Guardia nazionale. "Dobbiamo lavorare per un mondo multilaterale" ha detto Scholz, in conferenza stampa congiunta, intervenendo su quella che ha definito la "brutale" guerra della Russia in Ucraina. "È necessario per la pace nel mondo che questa guerra finisca il prima possibile e che ci sia la possibilità di difendere l'integrità e la sovranità dell'Ucraina", ha sottolineato.Il cancelliere socialdemocratico è arrivato in Sudafrica dopo avere fatto tappa in Senegal e in Niger. A Niamey Scholz ha incontrato il presidente del Niger, Mohamed Bazoum, il quale ha elogiato la cooperazione militare con la Germania come un modello da seguire dagli altri partner del suo paese. "Ho chiesto al cancelliere tedesco di vedere insieme come prolungare questa missione (Gazzelle) in modo da trarne il massimo profitto", ha affermato il presidente nigerino, augurandosi che la missione Gazzelle - di formazione delle forze speciali nigerine nell'Ovest del Paese - venga prolungata oltre il 2022. "La missione Gazzelle di cui abbiamo già parlato, le attività che Germania Niger hanno dispiegato, è davvero di successo", ha confermato Scholz che ha fatto visita di persona ai soldati tedeschi della missione nella regione di Tahoua, nell'Ovest. "La situazione in Sahel è complessivamente molto difficile, per questo ci siamo confrontati contemporaneamente con la questione della missione delle Nazioni Unite, che si trova soprattutto in Mali, Minusma, e anche lì siamo pronti a continuare a fornire il nostro contributo". "È chiaro che questa situazione non migliorerà con la presenza dei mercenari russi in Mali. È molto più importante avere una buona cooperazione come qui con voi", ha sottolineato, riferendosi alla situazione in Mali.Diversi paesi del Sahel - Mali Niger e Burkina Faso - sono bersaglio delle attività di gruppi jihadisti legati ad Al Qaida e allo Stato Islamico, che minacciano anche di destabilizzare i Paesi del Golfo di Guinea, più a Sud.

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