Perché viaggiare? Ecco quattordici motivi
Tra lavoro e impegni non è facile conciliare i tempi e quindi perché una persona dovrebbe pensare ad un viaggio, magari in un luogo lontano? Ecco i motivi targati viaggigiovani.it

TRENTO. I primi viaggi sono iniziati nell'epoca dei Grand Tour, un lungo 'peregrinare' nell'Europa continentale effettuato dai giovani dell'aristocrazia del vecchio continente dal XVII secondo per perfezionare il sapere e affinare la propria cultura.
Tecnologia e innovazione, dalle navi al treno, dall'auto agli aerei hanno accorciato le distanze e abbassato i costi portando alla nascita del turismo moderno, un'attività entrata di diretto nella cultura di massa odierna.
Tra lavoro e impegni non è facile conciliare i tempi e quindi perché una persona dovrebbe pensare ad un viaggio, magari in un luogo lontano? Viaggigiovani.it ha provato a stilare una lista di motivi per cui questa esperienza dovrebbe essere parte integrante della nostra vita.
Si inizia dal fatto che viaggiare è più facile di quanto si possa pensare: visitare un luogo diverso dalla nostra dimora abituale è un’esperienza da fare ogni volta che si presenti l’occasione. Si può scegliere destinazione e durata, realizzare quel sogno dipende solo da noi stessi.
Scoprire posti nuovi apre gli occhi, se si viaggia con la giusta attitudine, questa attività può essere formativa, oltre che portare a conoscere nuove realtà.
Viaggiare aiuta a conoscersi meglio, in situazioni lontane dalla normalità con sfide e adattamenti alla nuova cultura, si può capire meglio il proprio carattere, senza dimenticare che in contesti diversi si possono instaurare nuove relazioni e conoscenze: condividere un viaggio con qualcuno lascia legami particolari che sono destinati a durare nel tempo.
Molti partecipanti dei nostri gruppi organizzano rimpatriate e cene nei vari luoghi d’Italia. Quale occasione migliore per aprire le porte a nuove e preziose amicizie e nuovi modi di vedere la propria città, con occhi di altri?
Durante il viaggio si possono inoltre sviluppare abilità che mai si sarebbe pensato di possedere: quanta soddisfazione avete provato all’ultima ascesa di un vulcano oppure all’arrivo ad un punto panoramico, ma anche alla nuotata con le pinne alla ricerca delle tartarughe marine? Forse non si fa mai abbastanza caso a quante nuove esperienze si riescono a portare a termine se solo ci si prova.
E ancora, viaggiare permette di imparare nuove lingue. E non serve nasconderlo: c'è sempre qualcosa di particolarmente soddisfacente nel riuscire a comunicare con qualche parola in cinese, ordinare dal menu in inglese o salutare in giapponese. Senza menzionare la gioia delle persone locali quando sentono pronunciare qualche parolina nella loro lingua, sconosciuta a noi prima della partenza.
A questo si può aggiungere che il viaggio regala una vera e propria avventura. Diciamoci la verità, l’anno prossimo non ci ricorderemo il tragitto al tabacchino. Diversamente, le memorie della foresta in Perù o del quad biking nel deserto saranno sempre con noi, unito a quel brivido di sentirsi (ancora una volta) vivi.
Il viaggio allarga l'orizzonte e ci introduce in nuovi punti di vista perché incontrare una cultura totalmente diversa aiuta a capire come siamo visti noi all’estero o come vediamo noi un certo popolo. Gli stereotipi vengono smentiti e viaggiare è infatti anche un momento molto educativo.
Vedere il mondo è una fonte inesauribile per imparare e spesso permette di scoprire storia, economia, politica e geografia, ma anche matematica: il cambiare valuta è un ottimo allenamento.
Viaggiare è accettare una sfida per orientarsi e trovare un preciso indirizzo nel centro della metropoli Tokyo, ma è anche provare l'ebbrezza di qualcosa di nuovo, dai cibi ai trasporti, dai suoni alle buone maniere, tutto è una scoperta e niente è banale.
Il viaggio è tradizione e sapori, ma anche allargare la propria dieta, scoprire nuovi abbinamenti e gusti particolari. Viaggiare aiuta a convincersi che non ci sono limiti fisici e mentali: tutto si può, ma soprattutto quando si ritorna si hanno tante storie da raccontare: curiosità, amicizie e conoscenza, ma soprattutto la nostalgia che crea sempre un bel ricordo.