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Università, nel 2018 arriva la nuova laurea in Meteorologia. Discussione avviata anche per Scienza dei dati

Oggi il Senato accademico e il Consiglio d'amministrazione dell'Università di Trento proseguiranno la discussione sul Piano strategico. Il Rettore: "La laurea magistrale in Meteorologia sarà l'unica in italia e coinvolgerà l'Euregio"

Di gf - 19 luglio 2017 - 10:08

TRENTO. Questa mattina si è riunito il Senato accademico e nel primo pomeriggio sarà la volta del Consiglio di amministrazione dell'Università di Trento. Al centro delle riunioni c'è la discussione riguardante il Piano strategico 2017 – 2021 dell'Ateneo

 

Un lavoro iniziato alcuni mesi fa con diversi momenti di confronto che hanno portato all'elaborazione di una prima bozza di interventi sulla quale i due organi proseguiranno il proprio lavoro.

 

Tra i punti importanti sui quali si discuterà ci sono l'introduzione di due nuove lauree. La prima, magistrale di due anni è il corso in Meteorologia. Dopo alcuni anni di discussione questo nuovo corso sembra ormai sicuro possa partire nel 2018 in collaborazione con l'Università di l'Innsbruck.

 

Il secondo nuovo corso di laurea si trova invece in una fase ancora di verifica ed è quello riguardante la Scienza dei dati. Secondo le prime informazioni, sarà un corso in inglese che ha l'obiettivo anche di unire diverse competenze dell'Ateneo trentino.

 

“La meteorologia – ha spiegato il rettore Collini - è un progetto su cui lavoriamo da tempo anche in collaborazione con Innsbruck ed è in fase conclusiva. Ha l'ambizione di essere l'unica laurea in Italia per la creazione di un profilo professionale che è stato identificato anche dall'organizzazione internazionale di meteorologia”.

 

L'intenzione è quella di creare un forte centro di ricerca e di formazione con una verticalizzazione sui temi dell'agricoltura.

 

“Una laurea – ha proseguito il rettore – con un forte collegamento anche con il nostro territorio, grazie all'importante presenza della Fondazione Mach. Sarà un progetto dentro il sistema dell'Euregio ed avrà quindi un significato politico rilevante”.

 

Se di laurea in Meteorologia se ne parla ormai da alcuni anni, non si può dire lo stesso per il corso di Scienza dei dati. Una novità importante la cui discussione è stata avviata da poco ma che prosegue con l'intenzione di offrire all'Università di Trento una laurea capace di unire conoscenze e specialità provenienti da diversi dipartimenti.

 

“Su questo nuovo corso di laurea i tempi sono meno maturi – ha affermato il rettore Collini – e rientra nei progetti emersi nella presentazione del piano strategico. E' sicuramente un'area di grandissimo interesse ed è basata sulla capacità di estrarre da grandi masse di dati informazioni utili per varie forme di processi decisionali”.

 

La caratteristica che vorrebbe avere il progetto trentino è quella di coniugare capacità tecnico scientifiche informatiche e matematiche statistiche con conoscenze maggiormente legate alle scienze sociali e alle conoscenze giuridiche. “L'idea – conclude Collini – è quella di attrarre sia persone che provengono da percorsi informatici e matematici che da percorsi delle scienze sociali per costruire un progetto comune”. 

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