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Domani sit-in degli universitari, Cgil "La Provincia ascolti le ragioni degli studenti"

Ianeselli "Sugli investimenti in sapere, conoscenza e istruzione si gioca il futuro del Trentino e non accettiamo che si facciano passi indietro"

Pubblicato il - 05 ottobre 2016 - 15:30

TRENTO. "La protesta degli studenti universitari contro la riforma del diritto allo studio si basa su legittime preoccupazioni. Sui molti dubbi sollevati da Udu e Unitn e sulle cifre non sono ancora arrivate risposte chiare. Per questa ragione riteniamo opportuno che la Provincia, non si limiti ad un incontro di cortesia con i rappresentanti universitari, ma ne ascolti le ragioni”. Queste le parole del segretario della Cgil del Trentino Franco Ianeselli alla vigilia del sit-in di protesta organizzato da UDU e Unitn che si terrà domani davanti il palazzo della Provincia. Durante la manifestazione, infatti, gli studenti dovrebbero prendere parte ad un incontro con l'assessora Sara Ferrari e il presidente Ugo Rossi. 

 

La Cgil del Trentino rilancia sulla necessità di ascoltare gli studenti. “La delega – ha spiegato Ianeselli – non può diventare uno strumento per retrocedere. Un'università eccellente e attrattiva non è solo un vanto per il mondo accademico, è un patrimonio che appartiene alla comunità e che contribuisce alla sua crescita. Abbiamo sostenuto la delega dello Stato alla Provincia, nella convinzione che potesse essere una condizione importante per essere all'avanguardia, sul piano della didattica, della ricerca e anche del diritto allo studio, dimensioni che tra loro non sono in contraddizione”. E essere all'avanguardia, aggiunge il segretario della Cgil del Trentino, "vuol dire anche avere il coraggio di sperimentare soluzioni innovative a livello locale".

 

Sempre Ianeselli rilancia sulla necessità di andare oltre gli incontri formali e aprire un dialogo costruttivo con gli studenti. "Siamo convinti che ci siano margini per arrivare a soluzioni condivise, ma ogni strada resta impraticabile se non si parte dal confronto”. La Cgil del Trentino rivendica le responsabilità di cui si è fatta carico in questi anni difficili di calo delle risorse e tagli. "A fronte del calo di risorse come sindacato ci siamo impegnati in azioni responsabili – è stato spiegato - a vari livelli e continueremo a farlo, ma pretendiamo dalla giunta e dalla maggioranza una visione lungimirante. Sugli investimenti in sapere, conoscenza e istruzione si gioca il futuro del Trentino e non accettiamo che si facciano passi indietro".

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