Trento in prima linea nella lotta alla povertà. L'Università di Trento: "Recepite numerose nostre proposte. Mai prima d’ora un fronte tanto ampio di pressione costruttiva"
Accolte dal Governo le proposte raccolte grazie alla ricerca e alla partecipazione attiva di tante associazioni riunite per iniziativa del sociologo dell’Università di Trento Cristiano Gori, che ha fondato l’Alleanza contro la povertà in Italia. Firmato oggi a Palazzo Chigi dal presidente Gentiloni, dal ministro Poletti e dall’Alleanza il Memorandum di attuazione della legge delega di contrasto alla povertà

TRENTO. L'Università di Trento è in prima linea nelle azioni di rinnovamento del welfare italiano annunciato dal Governo. La proposta di Cristiano Gori, docente di politica sociale al Dipartimento di sociologia e ricerca sociale, costituisce l'ossatura del Memorandum di attuazione della legge delega di contrasti alla povertà.
Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni, il ministro Giuliano Poletti e l'Alleanza contro la povertà in Italia, l’associazione fondata da Gori che riunisce 35 organizzazioni tra realtà associative (come Acli, Caritas, Forum Terzo Settore, Banco Alimentare, Società di San Vincenzo e Save the Children), rappresentanze dei Comuni e delle Regioni (Anci, Lega delle Autonomie, Conferenza delle Regioni) e sindacati (Cgil, Cisl e Uil) hanno sottoscritto a Palazzo Chigi il documento che fissa una serie di impegni precisi per la stesura del decreto legislativo che seguirà la legge delega.
Il Memorandum accoglie numerose proposte avanzate dall’Alleanza contro la povertà in Italia (pubblicate in un volume edito da Il Mulino). Idee che nei mesi scorsi sono state al centro di molti confronti con il Ministero e con lo stesso ministro del lavoro e delle politiche sociali e che sono state riprese anche negli emendamenti al testo di legge presentati durante il dibattito parlamentare.
Un esercizio collettivo di riflessione sulla società e sui suoi aspetti critici, che per la prima volta ha avuto un impatto decisivo nell’ambito delle politiche sociali.
"Mai in precedenza - commenta Cristiano Gori - un fronte tanto ampio di attori sociali, istituzionali e sindacali si era unito per promuovere adeguate politiche contro l’indigenza. L’adozione delle nostre proposte in questo memorandum porta a compimento un percorso di partecipazione attiva, impegnativo ma anche molto stimolante".
L’impatto dell’Alleanza è stato ampio, sia come pressione, sia come trasferimento di idee per la nuova legge. "La strada però ancora lunga - conclude Gori - perché le risorse attuali permettono di coprire solo un povero ogni tre e perché l’attuazione di questi interventi è sempre complicata. Con il nostro lavoro continueremo a seguire e a supportare il Governo nel contrasto all’indigenza".