Sei studenti trentini rappresentano l'Italia alla competizione di robotica FIRST Global in corso a Washington
Hanno costruito in maniera creativa un robot in grado di bonificare le acque di un fiume

TRENTO. Sarà un team di studenti dell'ITT M. Buonarroti-Pozzo di Trento a rappresentare l'Italia alla prima edizione della FIRST Global, una competizione internazionale di robotica che si svolgerà fino al 20 luglio, a Washington, negli Stati Uniti.
La competizione mondiale è stata organizzata per accendere nei giovani di tutto il mondo la passione per la scienza, la tecnologia, l'ingegneria e la matematica (STEM) per contribuire alla formazione di una generazione che dovrà affrontare alcune delle tematiche più urgenti in ambito ambientale ed economico.
Il tema della prima edizione della FIRST Global 2017 riguarda le problematiche globali di accesso a fonti di acqua pulita e potabile.
L'evento, di portata internazionale, vedrà confrontarsi studenti provenienti da 160 nazioni del mondo. La squadra di robotica della scuola ha presentato lo scorso febbraio la propria candidatura alla Federazione Associazioni Scientifiche e Tecniche (FAST) di Milano, su incarico della FIRST Global, la quale ha selezionato per rappresentare l'Italia, il team del progetto Maker Space dell'ITT Buonarroti-Pozzo.
Il team italiano, composto da sei studenti trentini, ha costruito in maniera creativa un robot, partendo da un kit fornito a tutte le nazioni partecipanti, in grado di bonificare le acque di un fiume in un "gioco" di collaborazione e competizione con i team di altre cinque nazioni, che diverrà simulazione di un compito di realtà.
L'impegno degli studenti deriva anche dall'attività portata avanti dagli istituti Buonarroti-Pozzo che puntano sulla didattica STEM, che presuppone di partecipare ad eventi che prevedono la risoluzione di compiti di realtà in attività di gruppo ed in contesti di collaborazione internazionale. L'approccio didattico adottato è centrato sull’investigazione scientifica (Inquiry-Based Science Education, IBSE) nel tentativo di creare ambienti di apprendimento alternativi in grado di motivare i giovani verso l'attività scientifica concreta e sviluppare nei futuri cittadini una robusta literacy scientifica.