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Referendum, le ricercatrici di Eurac Research spiegano i principali punti della riforma costituzionale

Domenica 4 dicembre i cittadini sono chiamati a votare la più ampia riforma dal 1948. Elisabeth Alber e Sara Parolari, ricercatrici di Eurac Research, spiegano i principali punti della riforma rispettivamente in tedesco e in italiano. [Video all'interno]

Di Luca Andreazza - 28 novembre 2016 - 10:51

TRENTO. Domenica 4 dicembre si avvicina a grandi falcate, una giornata nella quale i cittadini sono chiamati a votare la più ampia riforma dal 1948. Elisabeth Alber e Sara Parolari, ricercatrici di Eurac Research, spiegano i principali punti della riforma rispettivamente in tedesco e in italiano.

 

 

 

 

 

 

 

I ricercatori dell'Eurac osservano la realtà che li circonda, ne analizzano i problemi, dai ​cambiamenti climatici alle malattie più diffuse, e studiano possibili soluzioni. L’area alpina, dove convivono in un equilibrio delicato natura e variegate comunità umane, è un grande laboratorio dove sperimentare strategie per migliorare il benessere della società.

 

​​​​​​​​​Nata nel 1992 come soggetto privato a natura associativa, l’Eurac conta oggi 11 istituti di ricerca, organizzati in quattro aree tematiche: autonomie, montagne, tecnologie e salute.

 

Gli studiosi dell'Eurac, raccolti nel cuore della Alpi da ogni parte del mondo in team interdisciplinari, elaborano strategie sui temi più sensibili del nostro tempo, in particolare per il benessere delle aree di montagna. Il nome scelto dai soci fondatori, Accademia Europea, esprime la vocazione europeista del centro di ricerca. Gli studi muovono dalla conoscenza e dalle esigenze del territorio montano e plurilingue dove è sorta, l’Alto Adige, terra di confine tra Italia e Austria dove convivono comunità italiane, tedesche e ladine, per essere condivisi a livello internazionale. 

 

I ricercatori studiano la tutela delle minoranze e il plurilinguismo, indagano i cambiamenti climatici, elaborano piani di sviluppo sostenibile con particolare attenzione alle energie rinnovabili e si impegnano per la salute della comunità, conducendo studi biomedici.

 

Gli istituti dell’Eurac lavorano al fianco di organizzazioni internazionali quali le Convenzioni dei Carpazi e delle Alpi, l’Onu e di varie agenzie spaziali nell’ambito dello sviluppo sostenibile e delle tecnologie energetiche.

Oltre alle quote dei soci e a un accordo programmatico con la Provincia di Bolzano, gli istituti si sostentano in larga parte grazie a finanziamenti europei.

 

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