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Quanto sono calde le città? L'Università alla scoperta del clima delle aree urbane per ottimizzare la qualità della vita, il comfort termico e le scelte energetiche

Temperatura più alta nei centri urbani rispetto alle zone rurali, con conseguenze su popolazione e ambiente. Uno studio dell’Università di Trento spiega cosa sta accadendo nelle nostre città, e quanto la meteorologia sia importante per il benessere delle persone

Di Luca Andreazza - 02 maggio 2017 - 14:10

TRENTO. In piazza Duomo è più caldo che in piazza Fiera? Che temperatura ci sarà in via Mazzini rispetto a Mesiamo? Previsioni dettagliate e precise per capire quanto caldo oppure freddo è atteso e come questo sarà percepito, oltre a dati sempre più aggiornati sulle condizioni meteorologiche a Trento e Rovereto. Questo l'importante obiettivo raggiunto dal  gruppo di fisica dell’Atmosfera attivo al Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell'Università di Trento.

 

Questo in estrema sintesi il progetto 'Com4Cast' che porta le firme dei ricercatori Lorenzo Giovannini, Lavinia Laiti, Elena Tomasi, e Marco Falocchi, coordinati dal professore Dino Zardi: "Questo sistema - spiega - può aiutare la cittadinanza e l'amministrazione a prendere i provvedimenti per ottimizzare la qualità della vita, il comfort termico e le scelte energetiche. La sperimentazione mette in luce come, anche in città relativamente piccole come Trento e Rovereto, l'isola di calore urbana è significativa: le differenze di temperatura tra città e zone rurali possono superare i 5 gradi nelle ore notturne".

 

Una sperimentazione all’avanguardia sulla meteorologia urbana portata avanti grazie all’utilizzo di simulazioni dei processi atmosferici in città. "Questo studio dell’isola di calore (il fenomeno per cui le aree metropolitane sono più calde rispetto alle zone rurali) - dice Lorenzo Giovannini, responsabile del progetto scientifico - è importante per una serie di applicazioni come la valutazione del comfort termico degli abitanti e il consumo energetico degli edifici, ma anche per riscaldamento e raffrescamento. Inoltre, può essere rilevante per la gestione della qualità dell’aria in ambiente urbano".  

 

Questi dati forniscono infatti una panoramica interessante degli effetti della concentrazione delle persone nelle aree metropolitane: più questa è elevata, più l’intensità dell’isola di calore tende ad aumentare. Le nuove tecnologie e ai dati sempre più precisi sulla condizione atmosferica del luogo nel quale vive, può programmare azioni adeguate per mitigare gli effetti dell’isola di calore: "La disponibilità di calcolatori sempre più potenti – proseguono i ricercatori dell’università di Trento – sono in grado di fornire previsioni più dettagliate nelle varie zone della città. Questo può aiutare anche a prevedere gli effetti di interventi per la mitigazione delle conseguenze del riscaldamento globale, per esempio calcolare l’impatto di particolari soluzioni architettoniche che prevedono l’utilizzo di vegetazione, come tetti o facciate verdi".  

 


 

I ricercatori hanno sviluppato una catena modellistica per la previsione ad alta risoluzione e la strategia utilizzata ha combinato l’utilizzo di modelli numerici con tecniche sperimentali per la misura di variabili micro-meteorologiche. A questo fine è stato implementato un sistema previsionale del campo termico all’interno delle aree urbane combinando un tradizionale modello meteorologico e una parametrizzazione in grado di simulare le variazioni indotte dalle aree urbane sulle condizioni climatiche. La sperimentazione è durata un paio di anni: "Il progetto - aggiunge - è stato supportato dalla Fondazione Caritro e questo sistema modellistico è stato validato con campagne di misura nelle aree urbane di Trento e Rovereto".

 

"Lo studio delle meteorologia – afferma Zardi – ha un effetto importante sulle persone perché si tende sempre più a regolare la propria vita sulle previsioni meteorologiche, grazie anche alla maggiore accessibilità attraverso dispositivi mobili e social media". 

Le previsioni meteorologiche sono disponibili su un sito web dedicato Trentino Weather (Qui info complete), sul quale vengono aggiornate due volte al giorno le mappe di previsione delle principali variabili meteorologiche per le successive 48 ore. Inoltre sul sito sono disponibili le mappe del campo termico all’interno delle aree urbane di Trento e di Rovereto con una risoluzione di 100 metri, accompagnate da una valutazione delle situazioni di comfort termico.

 

"Questo modello - conclude Giovannini - è replicabile e oltre alle temperature, riesce a fornire un monitoraggio puntuale per precipitazione, umidità e vento. In questo momento stiamo collaborando con Meteotrentino per i bollettini e con la Fondazione Edmund Mach per un progetto più specifico legato all'agricoltura. Ma i campi di applicazione sono molteplici, come lo studio e l'analisi nel settore fotovoltaico e dei bacini idrici". 

 

Queste previsioni potranno essere utilizzate dagli uffici pubblici preposti per diramare bollettini mirati, avvisi o allerte in previsione di situazioni pregiudizievoli per la vivibilità e salubrità dell’ambiente urbano con lo scopo di tutelare la salute pubblica e prevenire comportamenti che potrebbero risultare pericolosi per le fasce di popolazione più a rischio.

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