Prosegue "Pensa musciale" dell'Università di Trento: la storia della musica attraverso i suoi strumenti
Nel secondo appuntamento dell'iniziativa promossa dall'Università di Trento si parlerà della storia della musica occidentale e dello sviluppo degli strumenti musicali

TRENTO. “Pensa musicale”, il programma dell’Università di Trento raccoglie consensi e sta coinvolgendo moltissimi studenti e cittadini. Dopo il successo del primo concerto martedì 14 marzo, si terrà il secondo appuntamento, “Pensare strumentale”, alle ore 18.00 presso la sala della Fondazione Caritro di via Calepina 1.
Questa volta a coinvolgere il pubblico sarà una lezione-concerto alla scoperta del clavicembalo e del fortepiano con Simone Vebber, musicista acclamato a livello internazionale e vincitore di ben 10 premi in concorsi nazionali ed internazionali, e Lorenzo Battisti, che oltre a essere uno dei massimi esperti mondiali di energia eolica, ha maturato negli ultimi anni una competenza di altissimo profilo su aspetti strutturali degli strumenti a tastiera.
Vebber, trentino di nascita, ha al suo attivo un’intensa attività concertistica che lo ha portato a suonare in veste di solista nei più importanti festival organistici internazionali: Vienna, Copenhagen, Parigi, Bordeaux, Milano, Zagabria, Beirut, Rio de Janeiro, Mosca e molti altri. Ha suonato come solista anche per l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e l'Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado.
Il prossimo appuntamento s’intitola Pensare strumentale, come aspetto specifico e tecnicamente circostanziato del “pensiero musicale”. La storia della musica occidentale è anche storia e sviluppo degli strumenti musicali, che si evolvono sotto la sollecitazione dei mutamenti dei linguaggi musicali e allo stesso tempo, evolvendosi, offrono ai compositori nuove possibilità. Alcuni momenti della storia della musica rappresentano snodi fondamentali di questo sviluppo reciproco.
Simone Vebber, clavicembalista e organista, e Lorenzo Battisti, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università degli Studi di Trento, ci condurranno in questo percorso: dal clavicembalo, strumento a tastiera a corde pizzicate, al forte-piano, primo strumento a tastiera a corde percosse, progenitore del moderno pianoforte. Battisti svelerà alcuni segreti strutturali e costruttivi di questi strumenti, proponendo, con l’ausilio di Vebber, confronti ed esemplificazioni pratiche delle possibilità offerte da queste meravigliose “macchine sonore”.