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La maratona degli 'hacker' targata Figc 'parte' da Italia-Lichtenstein e arriva a Trento. Uva: "Siamo i primi al mondo a fare un evento del genere"

Il 14 e 15 ottobre si tiene la maratona che si rivolge a innovatori, potenziali imprenditori, esperti e appassionati di tecnologie, software e ricerca applicata. I coordinatori del progetto sono l'Università di Trento e il trentino Francesco Anesi. L'assessore Mellarini: "Trentino binomio di sport e innovazione"

Da sinistra, Paolo Corbi (responsabile Ufficio Stampa Figc), il professore Paolo Bouquet (Delegato del Rettore per lo Sport Unitn), Michele Uva (Direttore Generale Figc) e Francesco Anesi (Coordinatore Istituzionale Hackathon Figc)
Di Luca Andreazza - 11 giugno 2017 - 17:38

UDINE. Il Trentino e l'Università di Trento muovono i primi passi nel calcio che conta e sono i promotori del primo Hackathon internazionale, organizzato in sinergia con la Figc all'interno del progetto 'Kick Off - il think-thank'.

 

Il 14 e 15 ottobre i vertici della Figc a livello nazionale saranno a Trento per le 'Giornate del calcio italiano: Figc, innovazione e nuova tecnologie', una maratona di 24-48 ore per virtuosi del computer nella cornice di un evento, nel quale partecipano innovatori, potenziali imprenditori, esperti e appassionati di tecnologie, software e ricerca applicata.

 

"L'hackathon - commenta Michele Uva, direttore generale della Figc - rappresenta un nuovo passo verso il futuro della Figc in stretta collaborazione con quelle istituzioni che hanno la nostra stessa sensibilità verso questo tema. Siamo la prima federazione calcistica a livello mondiale ad organizzare un evento del genere. La Fifa e la Uefa si sono dette subito interessate a questo tipo di iniziativa e rivolgeremo l’invito anche a tutte le altre federazioni europee. In questa prima edizione il focus è su tesseramento e match analysis".

 

Nella cornice di Udine a poche ore dall'amichevole tra Italia e Lichtenstein, la Federazione ha lanciato questo momento di incontro che coinvolge da un lato esperti di high-tech e 'smanettoni', mentre dall'altro appassionati di innovazione e imprenditorialità per confrontarsi e per mettere a punto progetti: l’obiettivo è quello di definire progetti di business, prototipi di soluzioni tecnologiche, ma anche applicazioni software specificamente legati al tema portante della manifestazione.

 

"Questo progetto - prosegue Uva - è solo l’ultimo tassello del piano strategico della nostra federazione finalizzato a dare un forte impulso allo sviluppo di nuove piattaforme informatiche, digitali e tecnologiche con l’obiettivo di aumentare efficienza e operatività delle strutture federali, incrementare servizi e prodotti a favore dei tesserati. Una particolare attenzione sarà dedicata alle attività del Settore giovanile e scolastico e quella delle Nazionali". 

 

La Figc vuole innovare, sperimentare e cavalcare l'onda delle nuove tecnologie e dei nuovi modelli di business applicati nel calcio per sbarcare nella nuova frontiera dell'innovazione. La Federazione ha trovato fin dal primo momento terreno fertile in Trentino, patria e polo per eccellenza dell'innovazione italiana.

Tiziano Mellarini, assessore allo sport della Provincia di Trento ha sottolineato in un messaggio come “l´alleanza tra Trentino e Figc è per noi una scelta strategica - spiega - e una conseguenza logica del nostro passato. Il Trentino ha conquistato per quattro volte negli ultimi anni il titolo di Provincia più sportiva d´Italia secondo l´Indice di Sportività de Il Sole 24 Ore, oltre a investire molto in partnership con le squadre di Serie A attraverso Trentino Marketing. Queste le ragioni per sostenere lo sforzo di innovazione della Figc in questo campo, candidandosi come capitale italiana del binomio innovazione-sport anche grazie ad una nuova e organica legge sullo sport".

 

Il primo hackathon sul calcio in Italia e il secondo a livello internazionale dopo quello del Manchester City intende lanciare due sfide: la prima è interna e legata ai tesserati e al fan engagement, mentre la seconda è più tecnologica e legata ai processi di innovazione e di video-analysis.

 

Questo ultimo punto in particolare si articola attraverso tre assi fondamentali, quelli matematici, statistici e amanti dei numeri, gli analisti calcistici e amanti del calcio e la dimensione tecnico-tattica attraverso sviluppatori, programmatori e grafici. 

 

"L´Università di Trento - conclude il professore Paolo Bouquet, delegato del Rettore per lo sport dell´ateneo trentino - partecipa attivamente in questo esperimento di innovazione. Sullo sport stiamo facendo molto con il programma UNI.Sport, con il programma di doppia carriera per studenti-atleti e abbiamo iniziato un percorso con le Universiadi Trentino, focalizzato proprio sul binomio sport-innovazione".

 

A coordinare il primo hackhaton del calcio sarà Francesco Anesi che nel corso della presentazione ha illustrato gli aspetti organizzativi dell'evento e presentato i prossimi step, a cominciare dalla pubblicazione del sito dedicato dove saranno presenti anche le informazioni relative alle modalità di registrazione e partecipazione. 

 


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