"Imparare facendo", agli studenti della scuola dell'Argentario di Cognola il primo premio della "Trentino Young Scientist Challenge"
L'iniziativa punta ad aiutare studenti e studentesse ad acquisire una maggiore familiarità con il mondo scientifico, con il lavoro di gruppo e i rapporti interpersonali

TRENTO. È stato il gruppo "La macchina intelligente" della scuola dell'Argentario di Cognola ad aggiudicarsi il primo premio della "Trentino Young Scientist Challenge" (TYSC). L'iniziativa è promossa dall'Università di Trento con l'Assessorato all'università, ricerca e pari opportunità della Provincia autonoma di Trento e l'obiettivo del progetto, giunto alla terza edizione, è avvicinare studenti e studentesse al mondo scientifico attraverso il learning by doing (imparare facendo).
La gara ha visto come secondo classificato il gruppo "Doppiamente" della stessa scuola di Cognola e terzo "Senza neanche un filo di fiato" delle Bresadola di Trento.
La gara ha coinvolto 44 gruppi di studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo grado Bresadola di Trento e dell'Argentario di Cognola, l'istituto comprensivo di Levico Terme e l'istituto comprensivo Mezzolombardo-Paganella con il plesso della scuola Eccher dell'Eco.
Complessivamente sono stati 213 i progetti elaborati tra dicembre e il mese scorso nelle scuole partecipanti, durante i lavoratori che giovani ricercatori e ricercatrici dell'Ateneo di Trento e della Fondazione Bruno Kessler hanno realizzato con ragazze e ragazzi delle classi III per favorire il loro avvicinamento al mondo scientifico attraverso l'esperienza diretta.
Studenti e studentesse hanno quindi preparato dei progetti sperimentali lavorando in piccoli gruppi con il supporto di loro insegnanti. È seguito un "open day" di presentazione dei progetti per ogni scuola coinvolta, dove sono stati selezionati i migliori progetti da parte di una giuria di esperti/e del territorio. I 44 progetti selezionati, oggi sono stati portati alla finale.
I gruppi hanno esposto i progetti negli stand e poi li hanno illustrati davanti alla giuria, che li ha valutati tenendo conto di alcuni parametri come problematiche affrontate, progettazione e metodologia seguita, qualità dell'esecuzione (raccolta dati, analisi e interpretazione), creatività ed efficacia della presentazione, a prescindere dalla disciplina.