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Festa di laurea in piazza Duomo. Il rettore Collini: "I mutamenti possono generare ansia, ma non dovete avere paura di affrontare le sfide”

Sono stati 446 i neodottori e neodottoresse che questa mattina hanno festeggiato in piazza Duomo 

Di gf - 13 maggio 2017 - 16:06

TRENTO. Un invito a non lasciarsi abbattere dalle onde contrarie, a credere in se stessi e a offrire il proprio contributo al miglioramento della società. Questo il messaggio forte che il rettore dell'Università di Trento, Paolo Collini, ha rivolto questa mattina ai 446 neodottori e neodottoresse nel corso della quarta edizione della cerimonia che si è tenuta in piazza Duomo.

 

Il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il primo a intervenire, si è congratulato con i laureati, le laureate e con le loro famiglie per il traguardo raggiunto: “Sentitevi in dovere e in diritto di dire la vostra, di provare a cambiare quello che non funziona, di tentare in ogni modo di fare la differenza. Non vivete solo per voi stessi e per la vostra felicità privata, che pure è importantissima e che spero sia abbondante. Impegnatevi, partecipate, portate nuove energie anche alla nostra vita associata, alle nostre democrazie stanche e assediate da mille pericoli, il più grande dei quali è forse il disinteresse, l'indifferenza per la stessa democrazia.”

 

«È bello che università abbia deciso di ritrovarsi in questa piazza», ha invece affermato il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi. «È un atto simbolico, ma molto vero e sincero, che aiuta a sentirsi tutt'uno con la comunità. Non esiste un'università distante, chiusa, ma un ateneo che si sente corpo vivo, che partecipa alla costruzione del Trentino, dell’Italia, dell’Europa”.

 

Festa di laurea in piazza Duomo

A prendere la parola infine è stato il rettore dell'università di Trento Paolo Collini che ha lanciato un messaggio di fiducia e di incoraggiamento: «La scelta dell’università è una scelta di vocazione che condiziona il futuro della propria vita. All’Università di Trento abbiamo cercato di aiutarvi a crescere, a diventare più esperti. Ma l'esperienza di apprendimento nella vita non si conclude mai. Mi auguro che stando a Trento sia cresciuta in voi la curiosità, che è il motore della conoscenza. Siete diventati capaci di affrontare la realtà, parte di una comunità che vi accompagnerà attraverso il senso di appartenenza».

 

«L’università di Trento si è sempre sentita un ponte – ha aggiunto il rettore – da attraversare per essere cittadini del mondo più grande e del nostro Paese. Abbiamo cercato di rendervi internazionali, aperti a un mondo sempre più difficile, fatto di barriere e confini che sembrano non avere molta importanza, ma che invece a volte si fanno sempre più alti da superare. Ma è nei cambiamenti, oggi più rilevanti, frequenti e veloci, che si aprono spazi nuovi. I mutamenti possono generare ansia, ma non dovete avere paura, perché la vostra capacità vi sosterrà nell’affrontare queste sfide”.

 

A prendere la parola è stato poi Leonardo Bottaro, che nel 2009 si è laureato in Mediazione linguistica per le imprese e il turismo a UniTrento e che ora è responsabile di Swatch & Sports International (Swatch Ltd, Svizzera). Ad intervenire anche Nicole Bizzotto, laureata in Scienze e Tecniche di Psicologia cognitiva (Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive), migliore laureata tra chi partecipa alla quarta edizione della cerimonia.  

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