E' un ricercatore trentino uno dei premiati alla conferenza mondiale sul riconoscimento vocale
A Mirco Ravanelli, trentunenne trentino, un premio di 1500 dollari

TRENTO. Una concorrenza globale e ai massimi livelli. Sono stati oltre 2.600 i lavori sottomessi - e di questi 1.317 accettati – alla 42esima conferenza internazionale per la ricerca nel settore del riconoscimento vocale e del "signal processing" ICASSP 2017 che si è tenuta da 5 al 9 marzo a New Orleans, USA.
Ad aggiudicarsi uno dei quattro premi in palio per i migliori lavori presentati dagli studenti PhD - l'"IBM Best Paper Student Award" - è stato il ricercatore Mirco Ravanelli, trentunenne trentino in forza al gruppo "SHINE" del Centro ICT della Fondazione Bruno Kessler di Trento.
Il giovane, laureato in Ingegneria delle telecomunicazioni, lavora in FBK da oltre sei anni. "Sono entrato in Fondazione per la compilazione della mia tesi di laurea. Ora sono all'ultimo anno del mio dottorato e questo premio rappresenta un importante riconoscimento per me. L'esperienza dello scorso anno è stata determinante. Ho trascorso sei mesi a Montréal, in Canada, nel laboratorio di Yoshua Bengio, uno dei guru del "deep learning".
Lo studio di Ravanelli e dei colleghi premiato a New Orleans, che titola "A network of deep neural networks for distant speech recognition" (Una rete di reti neurali per il riconoscimento vocale a distanza), sebbene sviluppato nell'ambito del riconoscimento vocale, definisce un nuovo paradigma particolarmente flessibile, che può trovare applicazione in moltissimi altri settori, tra i quali la robotica, dove diversi sistemi devono cooperare nel migliore dei modi per raggiungere un unico obiettivo comune.
Il lavoro presentato alla conferenza internazionale ICASSP 2017 (42th International Conference on Acoustics, Speech, and Signal Processing) vuole puntare ad utilizzare tecniche avanzate di deep learning. Il deep learning è una tecnologia che sta drasticamente rivoluzionando il mondo dell'intelligenza artificiale e permette di sviluppare sistemi che, a partire dai cosiddetti "big data", sono in grado di risolvere, con una precisione mai raggiunta in passato, moltissimi problemi come, l'identificazione di particolari oggetti in immagini e video, la traduzione di un testo in un'altra lingua oppure, appunto, il riconoscimento del parlato.
Al giovane è stata assegnata una ricompensa di 1500 dollari.