Contenuto sponsorizzato

Alla Fondazione Mach un progetto per produrre nuovi mangimi sostenibili per i pesci da allevamento e salvare molte specie dall'estinzione

Si cercherà di  sostituire le convenzionali farine o olii ittici nuovi alimenti zootecnici sottoutilizzati quali le farine ottenute da insetti, dai residui di macello avicolo, da crostacei e da microalghe

Pubblicato il - 14 settembre 2017 - 11:50

TRENTO. Il progetto si chiama “Sushin” e l'obiettivo è quello di mettere a punto una nuova generazione di mangimi per i pesci da allevamento in Italia, sostituendo le convenzionali farine o olii ittici da nuovi alimenti zootecnici sottoutilizzati quali le farine ottenute da insetti, dai residui di macello avicolo, da crostacei e da microalghe. Nel tentativo di salvare molte specie ittiche nell'Oceano a rischio di estinzione.

Coinvolta, assieme università e Centri di ricerca Italiani di alto profilo scientifico, anche la Fondazione Edmud Mach di San Michele all'Adige.

 

Il progetto si propone di migliorare la produttività e la qualità delle principali specie ittiche allevate in Italia attraverso l’utilizzo, come già detto, di nuovi ingredienti nella progettazione di mangimi innovativi ad alta sostenibilità economica ed ambientale. In questo modo si cerca di rispondere alla forte necessità, come stabilito nel 2014 dalla FAO, di ridurre l’utilizzo dei convenzionali ingredienti marini e vegetali oggi comunemente utilizzati nei mangimi per l’acquacoltura, ma sempre meno disponibili a causa dell’elevata richiesta e con costi in continuo aumento.

 

Con esperimenti di laboratorio e prove aziendali, utilizzando avanzati metodi di ricerca, il progetto valuta valore nutritivo, risposta zootecnica, benessere, qualità e sicurezza alimentare di trota, branzino ed orata alimentati con una nuova generazione di diete dove i convenzionali ingredienti marini e vegetali sono sostituiti da nuovi ingredienti o alimenti zootecnici sottoutilizzati quali le farine ottenute da insetti, da prodotti di lavorazione della carne avicola, da crostacei e da microalghe.

 

Grazie alla sinergia di competenze fra il Centro di Trasferimento Tecnologico ed il Centro Ricerca ed Innovazione la FEM si occuperà di effettuare le prove zootecniche con mangimi innovativi su trota e di analizzare marcatori immunitari e microbiota intestinale su tutte tre le specie ittiche incluse nel progetto, con lo scopo di monitorare il benessere degli animali in risposta alle diverse diete sperimentali. L’obiettivo più generale del progetto è la diffusione ed il trasferimento delle conoscenze scientifiche acquisite sugli ingredienti alternativi e sulle diete innovative alla filiera produttiva dell’acquacoltura per aumentarne competitività economica, sostenibilità ambientale.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Ambiente
21 gennaio - 12:42
Il Gps di Puck ha trasmesso i segnali e subito i carabinieri forestali si sono attivati raggiungendo la casa dell'uomo. Dopo una perquisizione la [...]
Esteri
21 gennaio - 12:24
Non è la prima volta che si verifica un fenomeno di gelicidio sulle strade della Valsugana
Cronaca
21 gennaio - 12:31
E' successo poco prima di mezzogiorno e sul posto si sono portati i vigili del fuoco e i soccorsi sanitari. L'uomo sarebbe rimasto con la gamba [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato