Al Muse arriveranno oltre 1300 farfalle
Saranno provenienti dalle foreste pluviali del sud est asiatico e del centro America. Verranno liberate all'interno della serra tropicale, dal 21 maggio per 3 settimane

TRENTO. Oltre 1300 esemplari di farfalle provenienti dalle foreste pluviali del sud est asiatico e del centro America. Dal 21 gennaio arriveranno a Trento e saranno liberate all'interno della Serra tropicale del Muse.
Qui troveranno un ambiente perfettamente consono alle loro esigenze: un’alta temperatura del dì e della notte e un’altissima umidità relativa dell’aria, quest’ultima strettamente necessaria per una corretta metamorfosi e successiva fuoriuscita dalla crisalide.
L’esposizione “L'oasi delle farfalle”, in collaborazione con il Parco Natura Viva (Vr) e realizzata grazie alla consulenza dell’associazione Farfalle nella testa, è uno dei diversi eventi messi in campo dal Muse che vedrà il suo culmine nella Giornata della Biodiversità, il 21 maggio, quando verranno proposte visite guidate per addentrarsi nel meraviglioso mondo di questi colorati lepidotteri.
Alcuni esemplari saranno portati al museo allo stadio di crisalidi, da cui sfarfalleranno gli adulti all’interno della serra. Saranno ospitate in un’apposita “nursery”, un’incubatrice dove sarà possibile osservare l’eccezionale evento della schiusa delle crisalidi. Le crisalidi, ospitate in questa teca realizzata ad hoc, recupereranno - in ambiente protetto - le forze necessarie al primo volo verso la vegetazione tropicale della serra. Qui troveranno decine di piante in fiore, come Pentas e Saintpaulia, pronte a fornire loro sostentamento attraverso secrezioni nettarine. Ulteriormente, sono stati posizionati in serra i cosiddetti ‘Bar delle farfalle’, strutture colorate che attraggono i lepidotteri che lì trovano frutta matura e fiori recisi necessari per il loro sostentamento.
Tra le innumerevoli specie presenti in serra, una buona parte proviene dal Costa Rica, grazie al progetto di conservazione “El Bosque Nuevo”, nato nel 1995. Una butterfly farm che offre a molte famiglie del Costa Rica un’attività economica del tutto sostenibile basata sull’allevamento di questi insetti. Ogni anno vengono prodotte migliaia di crisalidi la cui rendita rappresenta una fonte di sostentamento alternativa alla coltivazione, all’allevamento di bestiame e al conseguente taglio della foresta. Una percentuale dei proventi delle crisalidi è inoltre destinata all’acquisto di terreni coltivati, successivamente convertiti in foresta originaria.
Le farfalle allevate vengono esportate allo stato di crisalide verso le centinaia di “case delle farfalle” diffuse nel mondo. La ricaduta positiva del progetto è stata notevole, basti pensare che, dal 1995, sono stati recuperati oltre 300 ettari di foresta pluviale. A questi ne verranno aggiunti altri 50 nel 2017 anche grazie all’impegno del MUSE.