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UniTn, via libera a un "Osservatorio-laboratorio" sulla sostenibilità: “Obiettivo offrire alla politica proposte, analisi e suggerimenti”

Si è conclusa oggi la due giorni di dibattito interdisciplinare per riflettere sulla sostenibilità, promossa da vari dipartimenti dell'Università di Trento: “Consenso da parte delle istituzioni, della politica e dei portatori di interesse attorno al progetto di costituzione di un nuovo 'Osservatorio-laboratorio'”

Di F.S. - 08 novembre 2024 - 17:16

TRENTO. Via libera al percorso di costituzione di un nuovo 'Osservatorio-laboratorio' sulla sostenibilità all'Università di Trento. Ad annunciarlo è lo stesso ateneo trentino dopo la due giorni di dibattito interdisciplinare per riflettere proprio sui temi legati alla sostenibilità promossa da vari dipartimenti dell'università. Il progetto partecipato proposto da UniTn ha ricevuto oggi (8 novembre) alla Facoltà di Giurisprudenza un primo avvallo da parte di una significativa rappresentanza di istituzioni e portatori di interesse del territorio.

 

L'occasione – scrivono i vertici dell'ateneo – è stata la due giorni dedicata alla sostenibilità, che tra ieri e oggi ha ospitato il dibattito tra le varie aree disciplinari interne dell'università e, per la prima volta in modo strutturato, si è aperto anche oltre i confini della comunità accademica. La conferenza è stata pensata come un momento di riflessione e di sintesi sui lavori del progetto triennale condotto nell'ambito di quanto previsto dal Piano strategico di Ateneo”. L'obiettivo dell'osservatorio, in poche parole, sarebbe monitorare la sostenibilità sociale, economica e ambientale del territorio trentino e offrire alla politica proposte, analisi e suggerimenti utili a perseguire un obiettivo comune.

 

Punto chiave su cui tutti hanno mostrato di concordare, la necessità di un sostegno forte, fin dall'inizio del progetto, da parte delle istituzioni del territorio: “Appoggio che è arrivato – sottolineano da UniTn – direttamente dai rappresentati delle varie categorie portatrici di interesse, tra cui Ispat, Trentino Sviluppo, Confindustria Trento, Tsm e Banca d'Italia. Il loro coinvolgimento ha avuto un duplice scopo: da un lato, ragionare insieme sulla possibilità di azione di un nuovo osservatorio-laboratorio. Su quanto questo possa essere realmente incisivo rispetto alle esigenze territoriali. Dall'altra parte, quale fisionomia potrebbe eventualmente avere questo osservatorio”.

 

“La costituzione di un osservatorio-laboratorio è particolare di per sé – chiariscono i professori Pierluigi Novi Inverardi, Anna Simonati e Roberta Raffaelli, referenti del progetto –. Perché da un lato ci si propone di monitorare gli indicatori dei dati riguardanti l'evoluzione sostenibile a livello territoriale. Dall'altra, che riguarda più l’aspetto laboratoriale, si vuole partecipare alla costruzione di scenari, coinvolgendo nelle decisioni la componente istituzionale”. Proprio questa è stata protagonista nella tavola rotonda di fine mattinata. “Abbiamo voluto riportare alla politica e alle istituzioni i risultati delle riflessioni maturate nell’arco del progetto e della conferenza di ieri, in termini di priorità e di interessi sulla promozione della sostenibilità. Ma anche ascoltare con ancora maggiore attenzione le esigenze della politica e delle istituzioni, allo stesso tempo richiamandole a una presa di posizione e assunzione di responsabilità su un tema che sta molto a cuore non soltanto all’Ateneo ma alla società tutta. E poi verificare la disponibilità delle stesse istituzioni a collaborare nel mettere a disposizione dati e risorse per rendere possibile lo studio della situazione”.

 

Un appello alla partecipazione e all'appoggio delle istituzioni che è stato pienamente raccolto durante la tavola rotonda, nella quale sono intervenuti l'assessora del Comune di Trento Giulia Casonato, il presidente del Consorzio dei Comuni trentini, Paride Gianmoena, la sindaca di Rovereto Giulia Robol e il Presidente del Consiglio provinciale di Trento Claudio Soini. Nei loro interventi hanno sottolineato come la questione della sostenibilità superi i confini amministrativi e geografici e richieda un approccio trasversale, basato su principi di correttezza scientifica e confronto. Per intraprendere azioni efficaci, hanno ribadito nei vari interventi, è necessario avere disponibilità di conoscenza e dati affidabili. La questione della digitalizzazione e della raccolta delle informazioni è quindi cruciale per arrivare all'obiettivo di rendere la cittadinanza consapevole riguardo ai temi della sostenibilità e per giungere a decisioni realmente incisive in questo percorso.

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