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La sonda Juice punta Giove e le sue lune, e il radar "trentino" a bordo taglia un nuovo traguardo: ecco i primi dati del doppio sorvolo Terra-Luna

La sonda è stata lanciata nel 2023 per effettuare osservazioni dettagliate di Giove e di tre delle sue lune. Il principal investigator Bruzzone: "Durante il flyby lunare, Rime è stato operativo per acquisire, per la prima volta dal lancio di Juice, dati dalla superficie di un corpo celeste"

Di F.Os. - 02 novembre 2024 - 11:58

TRENTO. Prosegue la missione spaziale Juice-Jupiter Icy Moons Explorer con la sonda dell'agenzia spaziale europea che trasporta un radar sviluppato sotto la guida dell'Università di Trento, e ad essere tagliato è stato un nuovo traguardo: proprio dal radar italiano "Rime" arrivano infatti i primi dati della superfice di un corpo celeste.

 

La sonda è stata lanciata il 14 aprile 2023 per effettuare osservazioni dettagliate di Giove e di tre delle sue lune e, durante lo storico doppio sorvolo del sistema Terra-Luna avvenuto con successo tra il 19 e il 20 agosto 2024, il radar è stato particolarmente attivo con lo scopo di effettuare un’ampia gamma di test “osservando” la superficie lunare e “ascoltando” il rumore a radiofrequenza presente al di fuori dell’atmosfera terrestre.

 

"Durante il flyby lunare, Rime è stato operativo per acquisire, per la prima volta dal lancio di Juice, dati dalla superficie di un corpo celeste" commenta Lorenzo Bruzzone dell’Università di Trento, il principal investigator del team che lo ha progettato, sviluppato e testato: "Sono stati effettuati vari test variando i parametri radar con l’obiettivo di caratterizzare al meglio il funzionamento di Rime. Questi dati saranno estremamente preziosi per la calibrazione dello strumento e l’ottimizzazione delle tecniche di analisi dei segnali necessarie allo sviluppo delle attività scientifiche previste”.

Nel dettaglio, Rime è un radar sounder progettato per effettuare misure dirette di quello che avviene all’interno dei satelliti ghiacciati di Giove osservando l’interno di Ganimede, Europa e Callisto per svariati chilometri di profondità: si tratta di misure mai effettuate prima sulle lune galileiane di Giove. Oltre ad obiettivi scientifici legati alla geologia di Ganimede, Europa e Callisto, e finalizzati ad una migliore comprensione dell’evoluzione del sistema gioviano e del sistema solare, il radar ha la capacità unica di rilevare la possibile presenza di sacche di acqua negli strati sotto-superficiali. Questo aspetto, viene spiegato, è di particolare importanza per l’intera missione visto che l’obiettivo principale di Juice è comprendere l’abitabilità delle lune ghiacciate.

 

"Le misure raccolte permetteranno inoltre di mettere a punto gli algoritmi di elaborazione necessari per ridurre gli effetti delle interferenze a radio frequenza generate dai sottosistemi della sonda nella banda del radar" commenta Bruzzzone, e ad essere sottolineato è come i test effettuati dopo il lancio abbiano infatti dimostrato che il sottosistema di alimentazione della sonda emette interferenze inaspettate che potenzialmente disturbano la qualità dei dati radar. "Grazie all’intenso lavoro degli ingegneri del team di Rime negli ultimi mesi – spiega il principal investigator – sono già state messe a punto modalità di acquisizione dei dati e tecniche di elaborazione dei segnali capaci di ridurre drasticamente gli effetti del rumore".

 

A fare il punto sulla missione Juice, e sui primi risultati, è anche Alessandra Tiberia dell'Agenzia Spaziale Italiana e Project Manager del team Rime, che spiega come il viaggio di Juice verso Giove continui grazie a una manovra di flyby intorno al sistema Terra-Luna "senza precedenti", con le osservazioni effettuate che hanno dimostrato il funzionamento nominale dello strumento.

 

"In particolare Rime ha acquisito echi di alta qualità della superficie lunare – conclude Tiberi – e inoltre, durante il sorvolo della Terra, ha operato in modalità di solo ascolto allo scopo di misurare segnali elettromagnetici provenienti dalla ionosfera e generati da fenomeni atmosferici terrestri utili da un lato per la calibrazione dello strumento, dall’altro oggetto di studi scientifici nei prossimi mesi. Come qualcuno disse: a volte il viaggio vale quanto la destinazione".

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