Una software house trentina al servizio delle pubbliche amministrazioni per la gestione digitalizzata della raccolta dei rifiuti porta a porta
L’azienda l’anno scorso ha compiuto 30 anni di attività e genera un fatturato di poco meno di 3 milioni di euro all'anno. I&S Informatica e Servizi ha visto duplicare il proprio volume di affari e conta oggi con un gruppo di lavoro di circa 20 persone tra dipendenti e consulenti

TRENTO. Come coniugare i temi, sempre più ricorrenti, dell’impatto ecologico e dell’economia circolare con un mondo di persone e dispositivi tecnologici iperconnessi che producono miliardi di dati ogni secondo? Ce lo racconta Pier Luigi Fedrizzi, classe ’49, Ceo di I&S Informatica e Servizi di Trento, che già agli inizi degli anni 2000, ha fortemente creduto e scommesso sulla digitalizzazione del settore della raccolta dei rifiuti.
Come? “Proponendo, già oltre 20 anni fa, ai nostri clienti di adottare la tecnologia Rfid sui bidoncini dei rifiuti per applicare il porta a porta e lanciandosi nella pazza idea di sfidare Tom Tom realizzando un sistema di localizzazione e navigazione dedicato ai camion per la raccolta delle immondizie”.
Un sistema per i tempi quasi visionario ma che corrispondeva, con due decenni di anticipo, esattamente a quanto oggi viene finanziato e caldamente raccomandato dal Pnrr. E' iniziato così il percorso che ha portato questa Pmi Innovativa trentina a diventare una tra le aziende leader in Italia per la fornitura di software di gestione, tracciamento e controllo nell’ambito del Waste Management.
Il successo di I&S nasce da un’elevata propensione all’innovazione e dalla capacità di credere e investire nelle proprie scelte: dimostrazione concreta ne è il fatto di aver implementato, già nel 2000, il primo prodotto software per la gestione dei rifiuti totalmente web ed integrato con sistemi e tecnologie di campo Gps, Gis e Symbian, oggi evolutesi in IoT, WebGIS e Android.
L’azienda, che l’anno scorso ha compiuto 30 anni di attività e genera un fatturato di poco meno di 3 milioni di euro/anno, negli ultimi 8 anni ha visto duplicare il proprio volume di affari e conta oggi con un gruppo di lavoro di circa 20 persone fra dipendenti e consulenti, di cui oltre la metà sviluppatori informatici. Nel periodo 2020-2021, in piena emergenza Covid, I&S non solo è riuscita a evitare il ricorso alla cassa integrazione, ma ha garantito piena continuità operativa, un aumento di fatturato e la corresponsione di premi di produzione e bonus aggiuntivi ai dipendenti nonostante il periodo estremamente critico.
Vista la forte crescita, diversi sono stati i gruppi nazionali interessati ad acquisire I&S ma la proprietà, ancora una volta con una scelta coraggiosa e controcorrente, ha deciso di non vendere, restando al 100% trentina. La vision aziendale e della proprietà è infatti quella di continuare a far parte del tessuto produttivo locale, investendo in innovazione e sviluppo e garantendo ai propri collaboratori un clima familiare, flessibile e di rapporto diretto.
La volontà della proprietà di rilanciare e restare radicata al territorio trentino deriva anche dal cambio generazionale in corso: il ruolo, conquistato sul campo, di direttore tecnico è stato recentemente assunto da Alessandro Fedrizzi (37 anni), figlio d’arte che al suo 11simo anno in azienda guida oggi il reparto produttivo, assicurando così continuità, passione per la tecnologia e costante spinta all’innovazione. “Lavoriamo con metodologie di sviluppo agile e utilizzando le ultimissime tecnologie web, Android e IoT, con l’obiettivo di offrire soluzioni tecniche semplici a problemi complessi. E siamo orgogliosi di poter contribuire, con le nostre soluzioni innovative, alla riduzione dell’impronta ecologica".