Lotta ai tumori, l'Alto Adige sempre più all'avanguardia grazie al nuovo acceleratore lineare per la radioterapia
La radioterapia è un trattamento economico che in taluni casi può sostituire la chirurgia e la chemioterapia e oggi ha un ruolo fondamentale nel trattamento curativo di quattro pazienti su dieci.

BOLZANO. E' stato presentato alla clinica Bonvicini a Bolzano, il nuovo acceleratore lineare high-tech in dotazione al servizio aziendale di radioterapia dell’azienda sanitaria altoatesina.
La presentazione si è tenuta, in forma ristretta, all’aperto sulla terrazza della clinica Bonvicini. Questo gioiello tecnologico, si aggiunge agli altri due già in dotazione e completerà la gamma di apparecchiature ultramoderne del servizio aziendale di Radioterapia. Gli attuali acceleratori, di ultima generazione, consentono di lavorare più velocemente e con alta precisione, aumentando la qualità che il servizio offre ai pazienti oncologici nella lotta contro il cancro.
“Siamo riusciti a garantire il trattamento radiante a tutti i pazienti oncologici, nonostante le numerose difficoltà legate al Covid, grazie all’impegno e alla disponibilità di tutto il team di reparto e con il sostegno dell’azienda sanitaria abbiamo ulteriormente migliorato la nostra offerta terapeutica”, ci tiene a sottolineare con soddisfazione il primario Martin Maffei, prima di passare il microfono al direttore generale Florian Zerzer, che nel suo breve discorso ha sottolineato gli sforzi compiuti per stare al passo con i tempi.
“Nel campo della Radioterapia Oncologica, così come in generale in campo oncologico, negli ultimi anni sono stati compiuti enormi progressi, ma c’è ancora molto da fare. L’azienda sanitaria dell’Alto Adige ha investito e investirà anche in futuro risorse economiche per garantire ai pazienti i trattamenti più moderni. Anche la collaborazione con la radioterapia di Innsbruck e con la protonterapia di Trento nell’ambito dell’Euregio consente un’ulteriore importante offerta in campo radioterapico.”
La messa in funzione del nuovo acceleratore lineare ha portato novità e significativi miglioramenti tecnologici. Questo sistema è particolarmente indicato per il trattamento radiante dei carcinomi mammari, perché protegge ulteriormente il cuore, soprattutto in caso di contemporanea chemioterapia o immunoterapia. Inoltre questo acceleratore è dotato, primo in Italia, di un nuovo sistema di posizionamento a precisione submillimetrica e di monitoraggio del paziente durante il trattamento radioterapico.
“Questo ci permette di migliorare ulteriormente la qualità della radioterapia e delle irradiazioni” illustra il primario che continua “in un prossimo futuro prenderà piede anche in radioterapia l’intelligenza artificiale, tuttavia rimane importante continuare a investire nel personale medico, tecnico e infermieristico. Soprattutto perché la Radioterapia è una disciplina molto tecnica e quindi un’assistenza empatica del paziente è di grande rilevanza".
La radioterapia è un trattamento estremamente economico che in taluni casi può sostituire la chirurgia e la chemioterapia. È una componente centrale della terapia contro il cancro, specie in questo momento di emergenza sanitaria dove gli interventi chirurgici sono stati ridotti al minimo. "Oggi la radioterapia ha un ruolo fondamentale nel trattamento curativo di quattro pazienti su dieci".