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Convenzione tra Uni Trento e Itt Marconi: gli studenti dell'Alta formazione avranno un percorso personalizzato presso l'Ateneo

La convenzione firmata oggi tra l'Università e l'Istituto tecnico tecnologico rende l'Alta formazione compatibile con la laurea in Ingegneria dell'Informazione e delle Comunicazioni. Agli studenti che decideranno di entrare all'Università verranno riconosciuti in partenza 60 crediti formativi

Pubblicato il - 26 gennaio 2021 - 17:14

TRENTO. In un mondo del lavoro costantemente in movimento serve un’offerta formativa avanzata che sia in grado di tenere il passo. Una formazione che permetta di assecondare gli interessi dei giovani e possa intersecare e personalizzare percorsi diversi. È in questa direzione che si muove la collaborazione avviata da alcuni anni tra l’Università di Trento e l’Istituto Tecnico Tecnologico “G. Marconi”.

 

Il percorso di Alta formazione professionale in “Tecnico superiore per le infrastrutture di rete, virtualizzazione e cloud computing” è stato reso compatibile con l’accesso agevolato alla laurea di primo livello in Ingegneria dell’Informazione e delle Comunicazioni, attivata dall’ateneo trentino nell’offerta formativa del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione.

 

In questo modo gli studenti e le studentesse che hanno completato il percorso di Alta formazione potranno proseguire con un percorso universitario studiato apposta per loro. Avendo già avuto esperienza pratica durante l’alta formazione, all’università gli studenti potranno dedicarsi a completare l’approccio pratico, espandendosi nel frattempo verso il mondo della ricerca, dell’innovazione e della sperimentazione.

 

La firma della convenzione è avvenuta oggi a Palazzo Sardagna, sede dell’Università di Trento, fra il rettore Paolo Collini e il dirigente dell’Istituto Tecnico Tecnologico “G. Marconi” Giuseppe Rizza, alla presenza dell’assessore all’istruzione, università e cultura della Provincia autonoma di Trento, Mirko Bisesti, e del direttore generale di Confindustria Trento, Roberto Busato. A illustrare il contenuto della nuova convenzione è stato Fabrizio Granelli, docente del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione e referente dell’accordo per l’Università di Trento che ha operato in sinergia con Andrea Trentini per l’ITT Marconi, coordinatore del corso di Alta formazione.

 

Questa opportunità segue quella già attivata con il percorso di Alta formazione “Tecnico superiore per l’automazione e i sistemi meccatronici” con il Dipartimento di Ingegneria industriale. Anche in questo caso, l’accordo prevede il riconoscimento di 60 crediti formativi da parte dell’Università di Trento: un passaggio che qualifica, differenzia e rende ancora più competitiva l’Alta formazione trentina rispetto a molte altre iniziative avviate in questi ultimi anni in Italia. Punto di forza di questo approccio è proprio la collaborazione tra imprese, università, centri di ricerca scientifica e tecnologica, sistema scolastico e formativo. Sono infatti parti attive nel progetto anche Confindustria, Fondazione Bruno Kessler, Istituto Tecnico Tecnologico “M. Buonarroti”, Istituto Artigianelli e Centro di Istruzione scolastica e di formazione professionale “G. Veronesi”.

 

Una notevole unione di forze che mira alla creazione di tecnici altamente specializzati e abilitati al lavoro di qualità nelle imprese 4.0. La figura ottenuta alla fine del percorso è infatti quella del tecnico superiore (V livello del quadro europeo delle qualifiche – EQF) che opera in settori tecnologici all’avanguardia.

 

Soddisfazione per l’accordo raggiunto è stata espressa dal rettore Paolo Collini: “Ci troviamo in un momento molto particolare anche per quanto riguarda la formazione. La pandemia ha sconvolto il modo di apprendere e le tecnologie hanno avuto indubbiamente un ruolo fondamentale. Gli strumenti e le modalità per insegnare e imparare sono stati ridefiniti. Il momento teorico dell’apprendimento e quello applicativo che finora sono stati relativamente distanti, consecutivi e separati, oggi procedono in modo integrato, fluido, in stretta connessione. È una grande opportunità per ripensare la formazione dei nostri giovani guardando anche alle migliori esperienze di altri Paesi. Quello che oggi creiamo insieme all’Istituto Marconi è un’unione di competenze e di risorse che va in questa direzione e che in futuro potrà riservare altre occasioni di collaborazione, anche in vista, ad esempio, dei progetti di lauree professionalizzanti”.

 

Il percorso è di durata biennale per un totale di 3mila ore, di cui il 40 per cento sono svolte in azienda attraverso tirocini formativi. La didattica coinvolge per il 70 per cento docenti provenienti da aziende, università e centri di ricerca e si svolge nel Polo Meccatronica a Rovereto. Ogni anno sono 26 i posti disponibili per ciascuno dei due percorsi di Alta formazione con richieste di adesione che nelle ultime edizioni sono sempre state molto numerose.

Cinque le competenze base che il percorso punta a sviluppare: networking (progettare, installare e configurare reti di piccole dimensioni con switch e router), virtualization (gestire sistemi di virtualizzazione in azienda e nei data center), cloud computing, coding, internet security. A queste si aggiungono le soft skills: la conoscenza dell’inglese, la comunicazione, il team working, il project management, le dinamiche e strategie aziendali.

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