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Con un sistema di "carrucole" i ragni sollevano prede centinaia di volte più pesanti di loro (VIDEO). "Tirano i fili della ragnatela per generare una forza opposta"

Lo studio è stato condotto dall'Università di Trento e ha dimostrato come i ragni siano in grado di servirsi dei loro fili di ragnatela come delle carrucole in grado di immobilizzare prede centinaia di volte più pesanti. Ecco il VIDEO che mostra un ragno alzare da terra uno scarafaggio

Di Lucia Brunello - 04 febbraio 2021 - 11:56

TRENTO. E’ cosa risaputa che i ragni utilizzino le loro ragnatele per immobilizzare e catturare le loro prede, ma un recente studio condotto dall’Università di Trento ha messo in evidenza anche quanto queste affascinanti creature possano rivelarsi ingegnose.

 

Lo studio ha infatti evidenziato come i ragni siano in grado di sollevare dal terreno anche animali centinaia o migliaia di volte più pesanti di loro, come scarafaggi, lucertole o addirittura ratti. Tutto questo è reso possibile grazie ad un incredibile sistema che potremmo definire a “carrucole” che permette all’aracnide prima di intercettare la preda e poi immobilizzarla definitivamente alzandola dal terreno.


In questa foto una lucertola trovata in natura catturata da un ragno con il sistema a "carrucole". La lucertola ha un peso circa 10 mila volte maggiore a quello dell'aracnide.

 

Lo studio è stato pubblicato ieri, 3 febbraio 2021, ed è stato condotto dal professor Nicola Pugno, del dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica dell'Università di Trento e Gabriele Greco, postdoc dello stesso dipartimento.

 

“Per sollevare le prede i ragni non usano i muscoli ma una 'forza di richiamo' creata grazie ai fili di ragnatela che, in queste specifiche condizioni, si comportano come un elastico", ci spiega Greco. "Non appena l’animale finisce contro la ragnatela e rimane impossibilitato a fuggire, il ragno molto rapidamente lo raggiunge creando un sistema composto da molti fili di ragnatela che circondano la preda e che sono attaccati ad un punto più alto, come ad esempio un soffitto. L'aracnide tende ognuno di questi fili, riuscendo quindi a generare una forza opposta e a sollevare gradualmente l'animale”.

 

Questo ingegnoso sistema risulta chiaro nel video girato proprio nei laboratori dell’Università di Trento, primo luogo al mondo in cui questo fenomeno è stato riprodotto in cattività (cliccate sull’immagine sotto il titolo per vedere il video).

 

Grazie a questo sistema gli animali riescono a vincere e soccombere animali che altrimenti scapperebbero. È molto interessante perché è un’ulteriore evidenza del fatto che i ragni possono usare la ragnatela come strumento esterno”. E si tratta di un processo estremamente rapido. Può richiedere qualche secondo nel caso di prede piccole o alcuni minuti nel caso di prede più grandi.

 

Tutto è nato da uno studio condotto nel 2017 dal professor Pugno che evidenziava come i ragni fossero in grado di sollevare anche oggetti inanimati, come delle conchiglie. L'utilizzo? Ad esempio per costruirsi una tana.

 

Si tratta di uno studio che nel giro di 24 ore ha meritato di essere sponsorizzato dalla rivista Science e diventare la copertina del mese di febbraio della rivista scientifica “The royal society” oltre ad esservi pubblicato.

 

Cliccando qui è possibile leggere lo studio integrale.

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