Comune e Università insieme per altri cinque anni: firmato il primo piano annuale del progetto "Unicittà"
La città di Trento e il suo Ateneo rinnovano il patto quinquennale che le vede unite nel cercare di migliorare la qualità della vita dei cittadini. “Il protocollo che firmiamo oggi - dichiara il rettore Flavio Deflorian - è un esempio virtuoso di come, con il contributo di tutti e tutte, e si possano realizzare grandi cose, anche a fronte di risorse limitate

TRENTO. Quello tra città e università è un rapporto simbiotico: entrambe le entità hanno bisogno dell’altra per crescere e migliorarsi. Lo sanno bene il Comune e l’Università di Trento, che oggi hanno firmato il Piano annuale 2021 nell’ambito del nuovo accordo quinquennale del piano “UniCittà”. Un programma di lavoro che anche per quest’anno punta a migliorare la qualità della vita a Trento e a favorire una maggiore interazione tra città e università, con particolare attenzione anche alla componente studentesca.
Il focus di questo nuovo piano di sviluppo, considerata anche la situazione pandemica, sono gli investimenti sul capitale umano e sociale. Verranno inoltre offerte opportunità di crescita e formazione per sostenere la ripresa sociale, relazionale ed economica del territorio. L’obiettivo è quello di rendere per primi studenti e studentesse, laureati e laureate, insieme a tutto il corpo docente, propulsori delle dinamiche socio-culturali ed economiche del territorio.
“Il protocollo che firmiamo oggi - ha esordito il rettore Flavio Deflorian nel suo benvenuto iniziale - è un esempio virtuoso di come, con il contributo di tutti e tutte, e si possano realizzare grandi cose, anche a fronte di risorse limitate. Il progetto Unicittà è uno dei piani qualificanti nell'ambito della collaborazione fruttuosa in corso da anni con il Comune di Trento”.
“L’aspetto significativo di questa collaborazione – ha commentato il sindaco Franco Ianeselli - è l’aiuto che l’Università offre alla città di Trento che l’accoglie. Aiuto nel perfezionamento degli strumenti di pianificazione, ad esempio in ambito turistico. Aiuto che gli studenti e le studentesse danno allo sviluppo della città con i loro progetti, con le tesi di laurea, le idee, le iniziative. Aiuto nel gestire i grandi cambiamenti, come quello che interessa la mobilità cittadina e nello specifico la circonvallazione ferroviaria”. Infine un ringraziamento alle componenti e al presidente del Comitato di coordinamento del Protocollo: “Nello statuto del Comune di Trento è contenuto un esplicito riferimento alla collaborazione con l’Ateneo trentino. Nel progetto UniCittà vedo concretizzarsi questo impegno, con un entusiasmo e una passione non scontati”.
Tra le azioni previste dal piano c’è la prosecuzione del progetto “Nutrire Trento” e dell’attività di ricerca in materia di turismo ed economia turistica. “Nutrire Trento” vuole promuovere una cultura della sostenibilità ambientale ed economica della produzione e del consumo alimentare, stimolando il dialogo tra i diversi attori coinvolti e abitudini virtuose per ridurre costi e sprechi. Il secondo progetto invece vuole aggiornare il piano di politica turistica comunale e promuovere un’efficace collaborazione tra i diversi soggetti sul territorio.
I nuovi progetti invece riguardano tematiche di interesse per il territorio e a carattere fortemente multi disciplinare: misure per gestire la transizione digitale in una smart city come Trento, attività di ricerca a supporto delle politiche e delle azioni in favore dell’infanzia e dell’adolescenza, oltre a diversi interventi orientati a promuovere una migliore qualità della vita cittadina e ad agevolare l’inserimento nel tessuto cittadino di chi decide di stabilirsi a Trento per studio o lavoro, con riferimento specifico ai nuovi paradigmi di mobilità e ai processi in atto di trasformazione e rigenerazione urbana.
Tra gli obiettivi la realizzazione di un Osservatorio per l’infanzia e l’adolescenza che fornirà dati e analisi in modo da poter pianificare con cura gli interventi necessari. Inoltre si vuole mettere in moto il progetto “Vivere e lavorare a Trento nell’epoca dello smart working per una città più attrattiva”. Scopo di quest’ultimo è trattenere nel capoluogo trentino le persone che ci arrivano per lavoro o per studio.
Completano il quadro delle attività proposte alcune iniziative che non sono state portate a termine nel quinquennio precedente a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 e dei conseguenti provvedimenti di limitazione della mobilità e di sospensione delle attività in presenza. È il caso delle iniziative formative e divulgative nell’ambito della sicurezza urbana.