Unibz, da ottobre per le matricole lezioni in presenza e previsto il dimezzamento della seconda rata
Il rettore Paolo Lugli: "A seguito della crisi da coronavirus, molte famiglie hanno subito perdite finanziarie a lungo termine. Con la nostra decisione vogliamo consentire ai giovani di investire nel loro futuro e di essere in grado di completare la formazione universitaria"

BOLZANO. Con l'inizio del semestre invernale a ottobre, la direzione della Libera Università di Bolzano ha deciso di consentire a tutti gli studenti appena iscritti, quindi alle matricole, di frequentare le lezioni all'università in presenza (qualora la situazione sanitaria non dovesse peggiorare). Inoltre, in segno di solidarietà, tutti gli studenti saranno esonerati dal pagare parte delle tasse universitarie.
Con l'inizio del semestre invernale, quindi, tutte le matricole delle sedi di Bolzano, Bressanone e Brunico potranno frequentare normalmente le lezioni frontali. A tutti gli altri studenti, invece, sarà offerta una forma mista di lezioni frontali e online. Inoltre, in questi ultimi tempi le aule Unibz sono state adattate con le ultime tecnologie al fine di garantire le migliori condizioni di insegnamento. "Questa decisione è stata molto importante strutturalmente e in termini di pianificazione della sicurezza per i nostri studenti", è quanto sottolinea il presidente del Consiglio universitario Ulrike Tappeiner.
In segno di solidarietà, la seconda parte di 600 euro sarà dimezzata, il che significa che tutti gli studenti di Bachelor e Master dovranno pagare 300 euro in meno alla scadenza entro il 31 marzo 2021. "A seguito della crisi coronavirus, molte famiglie hanno subito perdite finanziarie a lungo termine. Con la nostra decisione vogliamo consentire ai giovani di investire nel loro futuro e di essere in grado di completare una formazione universitaria", ha affermato il rettore Paolo Lugli, che ha introdotto la decisione.
"Come Libera Università di Bolzano siamo tenuti, in base agli accordi con la Giunta provinciale, a cofinanziare i nostri corsi di studio attraverso le tasse universitarie ma anche per mezzo di fondi terzi", continua il presidente Tappeiner. "In questo momento difficile, tuttavia, vorremmo anche dare un contributo per permettere ai nostri studenti e ai giovani, che stanno per prendere la decisione di studiare nella nostra università, una formazione che assicuri loro un futuro".
"Riteniamo questa iniziativa come una misura aggiuntiva di sostegno dell’istruzione universitaria", aggiunge infine il direttore generale Günther Mathà. "La crisi sanitaria ha portato a un notevole calo delle entrate in una vasta gamma di categorie professionali, e noi come comunità universitaria, vogliamo fare ciò che è in nostro potere per aiutare gli studenti e le loro famiglie in un momento di difficoltà".