Ok dalla Giunta provinciale per la nuova laurea in medicina, 5 milioni all'anno i costi stimati
La Giunta provinciale ha espresso parere favorevole all'attivazione, a decorrere dall'anno accademico 2021/22, del corso di laurea magistrale inter-ateneo in Medicina e Chirurgia

TRENTO. L'oggettiva difficoltà a reperire nuove figure professionali, specie nelle sedi periferiche, e per particolari specializzazioni, accresciuta dal progressivo pensionamento dei professionisti, fenomeno diffuso in tutto il Paese, ma anche le peculiarità orografiche di un territorio di montagna, che rendono necessaria una capillare diffusione delle strutture in cui si eroga l'assistenza sanitaria.
Dopo le tante polemiche avvenute nelle scorse settimane e lo scontro dialettico tra Provincia e Università di Trento oggi la Giunta provinciale ha espresso parere favorevole all'attivazione, a decorrere dall'anno accademico 2021/22, del corso di laurea magistrale inter-ateneo in Medicina e Chirurgia.
Un passaggio fondamentale per la nascita del corso di laurea a Trento.
L'accreditamento dei nuovi corsi di studio, disciplinato da norme nazionali, prevede infatti che sia il Ministero dell'Università e della Ricerca a autorizzare la proposta di un ateneo riguardante l'avvio di un nuovo corso, valutando criteri e parametri stabiliti dall'Anvur-Agenzia nazionale di Valutazione del Sistema universitario e della Ricerca. Ma lo stesso iter prevede anche che le Regioni, e in questo caso la Provincia autonoma, esprima a sua volta un parere favorevole "avendo valutato le specifiche condizioni dell'offerta formativa nel settore e la sua interazione con l'azienda sanitaria".
L'apertura in Trentino di un corso di laurea in medicina, e in prospettiva di scuole di specializzazione, consentirà ai numerosi trentini che desiderano intraprendere una professione medica, oltre che a studenti – anche trentini – iscritti in altre Università, di formarsi e poi di specializzarsi sul territorio provinciale anziché rivolgersi a quelli limitrofi. Ciò favorirà lo sviluppo di un legame più stretto fra i nuovi medici e le strutture sanitarie provinciali, e contribuirà quindi a soddisfare i bisogni espressi dal sistema sanitario.
Il progetto didattico presentati dall'Università di Trento si articola in sei anni di corso ed è coerente con gli obiettivi formativi definiti a livello nazionale.
I costi a regime, stimati in linea di massima dall'Ateneo, sono di circa 5 milioni all'anno.