Medicina a Trento da oggi è realtà: c’è il via libera del Ministero per l’attivazione del corso di studio
Il corso di studio in Medicina e Chirurgia si potrà attivare già a settembre. Il rettore Collini: “Risultato raggiunto grazie alla collaborazione con l’Università di Verona, da soli non saremmo riusciti a elaborare un progetto di così alto profilo”

TRENTO. Dopo il parere positivo dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca sul progetto del nuovo corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, ora il Ministero dell’Università e della Ricerca ha apposto il proprio sigillo per il via libera definitivo. Due passaggi fondamentali per l’apertura delle procedure di selezione per l’ammissione di studenti e studentesse: da oggi medicina a Trento è ufficialmente una realtà.
“È il risultato dell’efficace collaborazione che abbiamo instaurato con l’Università di Verona e che ha portato alla nascita di una Scuola di Medicina federata. Da soli non saremmo riusciti a elaborare un progetto di così alto profilo”, commenta Paolo Collini, rettore dell’Università di Trento. “Decisivo – ha aggiunto il rettore – è stato anche lo sforzo organizzativo e l’impegno dell’Ateneo di Trento per far decollare l’iniziativa già dall’anno accademico 2020-2021 senza per questo mettere in difficoltà altre aree disciplinari. Vogliamo fare la nostra parte con responsabilità e competenza a favore della salute e del territorio”.
Soddisfazione anche da parte di Daniele Finocchiaro, presidente del consiglio di amministrazione dell’Università di Trento: “C’è soddisfazione perché intorno a un progetto di questa valenza si è ricompattato tutto il territorio trentino riconoscendo la centralità dell’Ateneo. Sono certo che anche con questo corso di studio l’Università di Trento confermerà le caratteristiche di dinamicità e innovazione che la contraddistinguono, offrendo un percorso multidisciplinare fondato sui propri dipartimenti di eccellenza e sulle competenze del proprio personale tecnico-amministrativo”.
Il corso di studio in Medicina e Chirurgia si potrà attivare già a settembre anche grazie al forte stimolo e all’impegno della Provincia a sostenere a regime, con un finanziamento permanente, gli oneri aggiuntivi necessari alla realizzazione del programma e a integrare il progetto nel proprio sistema sanitario. “Abbiamo tutti ricevuto un’eredità importante da chi tanti anni fa ha visto nella creazione dell’Università una delle leve strategiche per l’emancipazione del Trentino”, ha commentato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti.