In Italia il 33% non vuole il vaccino contro il Covid e tra questi il 30% è apertamente 'no-vax': l'indagine Ipsos mostra quanto la strada resti in salita
Mentre il mondo è alla ricerca di un vaccino per contrastare la diffusione del Covid-19, l'Ipsos ha svolto una ricerca per conto del World Economic Forum: il 74% della popolazione mondiale lo farebbe, ma in Italia il dato crolla al 67%: un terzo della popolazione è contrario. Troppi, per raggiungere l'immunità

TRENTO. Per sradicare un virus è necessario vaccinare in massa la popolazione: questo è quanto ci insegna l'eradicazione del vaiolo, come le battaglie condotte contro alcuni dei virus più terribili che nei secoli scorsi hanno decimato le popolazioni di interi paesi. Attualmente sono tantissimi i Paesi che sono alla ricerca di un vaccino per il Covid-19 e anche se la maggior parte della popolazione (74%) si farebbe vaccinare, non va ignorato il 26% che si dichiara contrario - percentuale che in Italia arriva addirittura al 33% - almeno secondo gli studi elaborati da Ipsos su scala internazionale per conto del World Economic Forum.
Percentuali altissime che, se poi confermate alla prova dei fatti, rischierebbero di vanificare gli sforzi fatti sino ad oggi perché, come è noto, secondo gli esperti, per le infezioni più diffuse sarebbe necessario vaccinare almeno il 95% della popolazione per raggiungere l'immunità di gregge. Il questionario, elaborato dall'Ipsos per conto del World Economic Forum e somministrato online fra il 24 luglio ed il 7 agosto, è stato compilato da 19.519 individui, di età compresa fra i 16 ed i 74 anni in 27 Paesi del mondo. Sono state valutate la disponibilità a farsi vaccinare, le ragioni di chi era contrario ad un vaccino e l'indice di fiducia nella disponibilità di un vaccino entro la fine del 2020.

Fra i Paesi più propensi alla vaccinazione troviamo la Cina, al primo posto con 97%, Brasile e Australia (88%), India (87%) e Malaysia (85%). Invece l'Italia è arenata in fondo alla lista insieme alla Germania, con solo il 67% di persone favorevoli al vaccino, dato appena superiore a quello del Sud Africa (64%), mentre Francia (59%), Ungheria e Polonia (56%) e Russia sono in fondo alla classifica.
Il dato più preoccupante riguarda l'analisi di quel 33% (dato italiano) che si dichiara contrario ad un vaccino: il 56% si dimostra preoccupato per i possibili effetti collaterali e il 26% crede che non sarà efficace. Se da una parte in Italia registriamo il numero più basso di persone che non si ritengono a rischio di prendere il Covid (7%) facciamo compagnia a Russia (30%), Francia (24%) e Sud Africa (23%) per quanto riguarda il numero di persone che si dichiarano contrarie ai vaccini in generale, i cosiddetti "no-vax" (per l'Italia addirittura il 30%).

Il problema ancora non si pone, data l'assenza di un vaccino efficace, ma la ricerca continua ed è auspicabile che, una volta disponibile, la maggior parte della popolazione scelga di essere responsabile.
Nonostante le svariate dichiarazioni dei governi che assicurano la messa in commercio di un vaccino entro la fine del 2020, non tutti si dimostrano convinti. Fra i più scettici troviamo Polonia e Giappone, in cui solo il 22% della popolazione si dice persuaso della disponibilità di un vaccino prima del nuovo anno, seguita da Belgio (23%), Germania (24%) e Canada (26%). I più fiduciosi invece si trovano ancora una volta in Cina (87%), Arabia Saudita (75%) e India (74%).
