In Cina arriva una cattedra dell'Università di Trento: si rafforza la collaborazione tra atenei
L'università di Xidian, eccellenza mondiale nel campo dell'ingegneria elettrica ed elettronica, ha affidato al professore di UniTrento Paolo Rocca una cattedra presso il proprio istituto a seguito di una stretta collaborazione tra gli atenei

TRENTO. In Cina centrale, nella provincia di Shaanxi, si trova la città di Xidian, famosa per i suoi reperti archeologici come l’esercito di terracotta, ma non solo. L’università di questa città è infatti considerata una delle eccellenze mondiali per l’energia elettrica ed elettronica e da tempo collabora con l’Università di Trento.
Il gruppo Eledia del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione (Disi) trentino da cinque anni lavora a stretto contatto con l’ateneo cinese nel progetto del più grande radiotelescopio del mondo. Si tratta di una struttura avveniristica composta da 4450 pannelli regolabili per 500 metri di diametro. L’apparecchio prende il nome di Fast (Five tundre meter Aperture Spherical Telescope) e ha lo scopo di studiare onde gravitazionali e fenomeni cosmici.
Per rafforzare ulteriormente il rapporto tra le due università si è deciso di fare un altro passo fondamentale: assegnare a UniTrento una cattedra nell’istituto cinese. La cattedra in questione (Huashan Scholar Chair Professor) è stata conferita a Paolo Rocca, professore associato presso il Disi, a cui l’ateneo di Trento ha già dato l’autorizzazione per l’incarico e la doppia appartenenza. In pratica il professor Rocca dovrà recarsi due mesi ogni anno a Xidian per svolgere attività di formazione e ricerca.
Per il Disi la chiamata di Rocca è motivo di orgoglio. Da una parte perché la Xidian University è un punto di riferimento a livello mondiale per l’ingegneria elettrica edelettronica. Dall’altra perché la cattedra è frutto della collaborazione già esistente del gruppo Eledia del Disi con il team che ha progettato il radiotelescopio Fast. In prospettiva, l’incarico ha rilevanza poi per l’intera Università di Trento perché getta le basi per un possibile allargamento dell'offerta didattica italo-cinese dell’Ateneo.