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Il 2 marzo anche l'Unibz riapre le porte e dispone alcune misure preventive dopo l'allarme coronavirus

Direttamente dalla Giunta provinciale e l'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, ecco alcune misure preventive che verranno adottate all'interno della Libera Università di Bolzano, al fine di contribuire alla salvaguardia della salute dell'intera comunità universitaria e dei suoi utenti

Pubblicato il - 28 febbraio 2020 - 18:26

BOLZANO. Calmate le acque dopo l'allarme coronavirus, anche a Bolzano, come in molte altre città italiane, è prevista la riapertura di molti luoghi pubblici come scuole e asili. Lunedì 2 marzo anche la Libera Università di Bolzano riaprirà i battenti, ma prima, è arrivato l'annuncio dalla Giunta provinciale e l'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, di alcune misure preventive che verranno adottate al fine di contribuire alla salvaguardia della salute dell'intera comunità universitaria e dei suoi utenti.

 

Si parte da piccoli accorgimenti, come i distributori di soluzione disinfettante per il lavaggio delle mani che verranno posizionati in tutti i bagni dell'ateneo e i cartelli con il decalogo delle regole di igiene previste dal Ministero della Salute che saranno appesi ai muri.

 

Inoltre, fino al 31 marzo 2020 non potranno svolgersi manifestazioni ed eventi con un numero di partecipanti superiore a 300, e non saranno consentiti viaggi di servizio o trasferte nelle zone considerate a rischio.

 

Tutti gli studenti, personale docente e non, saranno tenuti a comunicare all'ufficio del personale competente nel caso nell'ultimo mese si fosse recato nelle zone a rischio o avessero avuto contatti con persone provenienti dalle medesime aree.
 

Chiunque avesse patologie immunodepressive o convivesse con persone affette dalle medesime patologie, potranno usufruire della modalità del telelavoro.

 

In ultimo, tutti i membri del personale accademico o amministrativo che, per recarsi sul luogo di lavoro, utilizzano mezzi di trasporto per un viaggio di durata superiore ai 30 minuti (per singola corsa), potranno anch'essi richiedere accesso al telelavoro (oppure l’estensione dello stesso). In alternativa, potranno chiedere di poter svolgere la propria attività lavorativa presso la sede Unibz più vicina alla propria residenza.

 

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