Elezioni universitarie, negli organi centrali stravince UniTiN. Finisce ko la lista sostenuta da Lega e Azione Univesitaria
I risultati saranno validati dalla commissione elettorale il 30 novembre e gli eletti rimarranno in carica per due anni. In leggero calo Udu ma si registra una importante affluenza con quasi il 40% degli studenti che hanno votato grazie al sistema dei seggi elettronici. E sulla destra l'Unione degli Universitari spiega: "Hanno tentato di nascondere candidati affiliati a partiti che attaccano i diritti degli studenti''

TRENTO. Vince UNITiN, l'Udu si deve accontentare e la destra non ottiene alcun posto negli organi centrali. Questo, in poche parole, è il risultato uscito dalle elezioni studentesche che hanno visto la partecipazione sfiorare il 40% degli universitari ai seggi elettronici.
Erano 144 le cariche da rinnovare. Erano 11, infatti, le persone da eleggere negli organi centrali: Senato accademico (2 rappresentanti), Comitato paritetico per il diritto allo studio e la valorizzazione del merito (4), Cda Opera universitaria (3) e Commissione sport (2). Bisognava poi rinnovare 133 rappresentanze nelle strutture accademiche dei propri corsi di studio (consigli di dipartimento, consigli di centro e collegi di area didattica).

I risultati saranno validati dalla commissione elettorale il 30 novembre e gli eletti rimarranno in carica per due anni. Il primo dato certo è il risultato che ha ottenuto UNITiN che negli organi centrali dell'Ateneo è riuscita ottenere di gran lunga un numero di voti maggiori.
Per il Senato accademico UNITiN ha ottenuto 3268 su un totale di 6091 voti a seguite al secondo posto Udu Trento e poi la testa Siamo Unitn e infine il Fronte della Gioventù Comunista. Per quanto riguarda questa organo, le persone elette sono state Francesca Grassi (UNITiN) e Mattia Guarnerio (Udu Trento).
Qui i dati negli organismi centrali
Per il Comitato paritetico per il diritto allo studio e la valorizzazione del merito la più votata è stata ancora una volta UNITiN (3474 su 6654 voti), la seconda è stata Udu Trento, la terza Siamo Unitn. Eletti risultano essere Angelica Piselli, Fiorella Bredariol e Giorgia Lombardi (UNITiN) e Giulia Barozzi (Udu Trento).
Stessa situazione anche nel consiglio di amministrazione dell’Opera Universitaria. Anche in questo caso la lista più votata è stata UNITiN (3190 su 6099), la seconda Udu Trento, la terza Siamo Unitn, la quarta Fronte della Gioventù Comunista.
Nel CdA entrano Edoardo Meneghini e Nahid Aliyari (UNITiN) e Claudia Sofia Scandola (Udu Trento).
La Commissione sport ha visto affermarsi UNITiN (3106 su 6104), la seconda è stata Udu Trento, la terza Siamo Unitn. Nella commissione ci saranno Enrica Brugnara (UNITiN) e Federico Ravazzolo (Udu Trento).
Qui i dati dei dipartimenti
Udu e UNITiN alle scorse elezioni si erano presentate assieme ottenendo la guida di tutti gli organi. Questa volta i risultati hanno premiato UNITiN. Niente da fare per l'area di destra rappresentata da “Siamo Unitn” che è riuscita solo a far eleggere alcuni rappresentati nei dipartimenti.
“L'affluenza è un dato molto importante” ha spiegato Edoardo Meneghini eletto nel CdA dell'Opera Universitaria. “Su questo aspetto dimostra che abbiamo ancora tante cose da fare e tanti problemi da affrontare – spiega – e gli studenti sentono esigenza di essere rappresentati da qualcuno. Questa nuova modalità di voti ha facilitato e siamo riusciti ad arrivare ad una percentuale di votanti tra le più alte d'Italia”.
Di fondamentale importante anche il lavoro che è stato portato avanti in questi anni. “Siamo un'associazione – ha spiegato il rappresentante di UNITiN - che fa rappresentanza da otto anni e ha raggiunto importanti obiettivi. Dalla mobilità all'aumento delle borse di studio fino alla tessera dello sport gratuita”. Un importante lavoro che è stato premiato.
“Abbiamo fatto un lavoro di squadra e siamo stati affiatati” ha spiegato Nahid Aliyari che si è occupatA della campagna per UNITiN.
“Abbiamo obiettivi per affrontare il presente ma anche per guardare al futuro oltre la pandemia – ha continuato - pensiamo che una priorità sia quella di una riduzione delle tasse, anche già da quest'anno, a tutta la componente studentesca sotto forma di rimborso, mantenendo la progressività della tassazione e attingendo al fondo di accantonamento degli ex premi di merito”.
Per l'Unione degli Universitari, invece, rispetto a due anni fa la situazione è peggiorata. “Abbiamo aumentato i voti rispetto alle precedenti elezioni ma rispetto l'affluenza record non lo abbiamo fatto abbastanza. Non c'è nulla da nascondere e in termine percentuali, rispetto le altre liste, siamo peggiorati” è il commento di Mattia Guarnerio di Udu ed eletto al Senato accademico.

Il risultato non va a pregiudicare, comunque, il lavoro già avviato. “Abbiamo un programma da portare avanti - ha continuano - ci sono i rappresentanti e siamo comunque contenti dell'alta affluenza”.
In merito alla destra Guarnerio spiega che “i risultati dimostrano che non è stata una proposta ricevuta dalla comunità studentesca. La retorica di fare l'alternativa per forza non funziona e non lo fa nemmeno nascondere che ci sono persone nelle liste affiliate a partiti che hanno più volte tentato di attaccare i diritti degli studenti”.