Corso di laurea in medicina a Trento, via libera da Anvur. Altro passo in avanti nell'iter, Collini: ''Conferma di un progetto solido e strutturato''
Il progetto presentato dall’Università di Trento incassa così il secondo dei quattro "ok" necessari per l’accreditamento finale, dopo l'approvazione del progetto formativo nelle scorse settimane da parte del Consiglio Universitario Nazionale

TRENTO. E' arrivato nella serata di mercoledì 13 maggio il via libera dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca sul progetto del nuovo corso di laurea di medicina all'Università di Trento.
"Con questa ulteriore validazione da parte di Anvur - commenta il rettore Paolo Collini - stiamo rispettando la tabella di marcia che ci eravamo prefissati. Un risultato non scontato, vista anche la situazione contingente, di grande difficoltà legata alla pandemia. Il progetto formativo che abbiamo presentato è solido e ben strutturato, adatto per attivare un’offerta formativa innovativa. In questo, un contributo fondamentale nella progettazione e nella definizione di un progetto di qualità è arrivato grazie alla collaborazione con l’Università di Verona. Mai come in questo momento il tema della salute è al centro dell’attenzione di tutti. Anche l’Università si sente coinvolta e vuole fare la sua parte con responsabilità e competenza".
Ora mancano ora gli ultimi due passaggi e l'accreditamento della sede è atteso per fine mese. Nuovo passo avanti oggi nell’iter di istituzione di Medicina a Trento. Nelle scorse ore da Anvur il parere positivo sull’accreditamento del corso di laurea.
Il progetto presentato dall’Università di Trento incassa così il secondo dei quattro "ok" necessari per l’accreditamento finale, dopo l'approvazione del progetto formativo nelle scorse settimane da parte del Consiglio Universitario Nazionale.
Alla conclusione dell’iter mancano ora soltanto due ulteriori step: l’accreditamento di UniTrento come sede per Medicina, sempre da parte dell’Anvur, a cui seguirà poi la validazione formale del Ministero dell’Università.
I tempi per ottenere questi due ultimi via libera sono non sono prefissati, ma tutto fa pensare che il "Sì" definitivo possa arrivare nelle prossime settimane e quindi, in tempo per l’emanazione dei bandi necessari per avviare la fase di ammissione per i nuovi studenti e studentesse a partire dal prossimo anno accademico 2020/21.
Per l’emanazione del bando sarà in ogni caso necessario attendere il relativo decreto ministeriale che stabilirà sia le date dei test, sia gran parte dei contenuti dei bandi che gli atenei dovranno perfezionare e pubblicare. Si potrà così attivare il corso di laurea già dal prossimo anno accademico, per l'impegno della Provincia a sostenere a regime, con un finanziamento permanente, gli oneri aggiuntivi necessari alla realizzazione del programma.
"E' una notizia positiva e incoraggiante - dice il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti -. Premia lo sforzo a cui il 'sistema' trentino non si è voluto sottrarre per affrontare una sfida così impegnativa e per questo ringrazio l'Università di Trento per l'impegno profuso. Ora è importante sostenere il progetto con convinzione, sotto tutti gli aspetti, come da accordi definiti da entrambe le parti. In origine, alla base del nostro stimolo c'era e c'è tuttora la convinzione dell'importanza di un presidio territoriale di quel bene prezioso che è la salute. Un presidio che puoi mantenere solo attraverso professionisti preparati e motivati. Se c'è una cosa che questa grave vicenda legata a Covid-19 ci sta insegnando è proprio la centralità della salute e in definitiva della vita. E investire in professioni che proprio di questo si occuperanno, significa investire in un futuro che tutti vogliamo migliore e, anzitutto, possibile".