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Coronavirus, sconti sull'affitto e bonus fino a 250 euro. L'Opera universitaria lancia due proposte di sostegno agli studenti fuori sede

L'Opera universitaria ha presentato due proposte per gli studenti fuori sede che vivono nelle sue strutture in questa fase di difficoltà economica e chiusura della didattica in presenza. L'idea è di mantenerli in città, sostenendo chi ha maggiori difficoltà economiche. L'assessore Bisesti plaude alle misure, che passeranno al vaglio del Cda

Pubblicato il - 29 aprile 2020 - 18:40

TRENTO. In una situazione dove le famiglie stanno vivendo una contrizione delle entrate e gli studenti fuori sede, impossibilitati nello svolgere attività lavorative a sostegno degli studi, chiedono interventi di tutela alle istituzioni, dall'Università arriva un primo segnale. Opera universitaria, infatti, ha individuato due tipi d'intervento straordinario per tutelare il diritto allo studio, in sintonia con l'Università e la Provincia di Trento.

 

Pronte per essere sottoposte al vaglio del Consiglio di amministrazione dell'Opera, in una seduta che vedrà anche la presenza del rettore dell'Università Paolo Collini e dell'assessore all'Istruzione, Università e Cultura Mirko Bisesti, verranno presentate una misura a supporto dei beneficiari di borsa di studio colpiti dall'emergenza, con riduzione significativa del reddito familiare, ed un'altra per favorire la residenzialità degli studenti nell'ambito delle strutture abitative dell'ente, mediante un contributo straordinario all'affitto.

 

Nel primo caso la proposta prevede che gli studenti che beneficiano già di una borsa di studio, circa 2300 nell'anno scolastico 2019/2020, e che provengono da una famiglia colpita con una riduzione del reddito familiare di almeno il 25%, ottengano un incremento pari al 10% dell'importo della borsa già percepita, stimata in media nell'ordine di 400 euro.

 

Nel secondo, invece, la misura andrebbe a favorire la residenzialità degli studenti nell'ambito delle strutture abitative dell'ente, mediante l'erogazione, da aprile ad agosto, di un contributo affitto straordinario di 50 euro al mese, fino a un massimo di 250 euro. Tale intervento mira a supportare la presenza della comunità studentesca sul territorio, in un momento in cui UniTrento sta svolgendo la didattica e gli esami a distanza ed è impegnata a riorganizzare la didattica per il prossimo autunno, affinché si svolga nel rispetto delle indicazioni di sicurezza sanitaria.

 

Il duplice intervento immaginato da Opera Universitaria vuole essere un supporto per eventuali situazioni di difficoltà economica ed è finalizzato anche a mantenere vitale e partecipato il tessuto di relazioni degli studenti fuori sede che vivono nelle residenze San Bartoloneo e Mayer. “Riteniamo necessario – ha spiegato la presidente di Opera Universitaria Maria Laura Frigotto supportare gli studenti nel mantenere il rapporto con il territorio e con i suoi interlocutori, per costruire quei legami che rappresentano occasione per i giovani di entrare in contatto con il tessuto economico locale, in vista di una futura occupazione, e dall'altra di arricchire il territorio di competenze e professioni nuove”.

 

“La comunità universitaria – ha continuato – deve essere alimentata e guardata in prospettiva di un futuro in cui sarà di nuovo possibile riappropriarsi del nostro quotidiano anche se in modo diverso da come lo vivevamo prima. Vogliamo, infatti, che questo momento non rappresenti per i giovani una frattura nel proprio percorso di studi, ma un ponte verso una nuova normalità dove vi saranno modalità di interazione diverse ma anche in presenza”.

 

“Attraverso tali misure rivolte agli studenti supportati nel loro diritto allo studio – ha infine concluso - Opera mira a dare impulso al tema della residenzialità di tutta la comunità studentesca che è decisivo non solo per fornire risposte puntuali alla situazione di emergenza che stiamo vivendo e per supportare la continuità e l'eccellenza della nostra università, ma anche nell'ottica di una visione che abbia a cuore il futuro dei giovani e del nostro territorio. Per questo abbiamo proposto l'attivazione di un tavolo di lavoro con i soggetti che operano nel settore delle residenze studentesche e degli affitti agli studenti, cercando soluzione e idee che possano salvaguardare gli interessi di tutti e contribuire al benessere del nostro territorio”.

 

Gli interventi hanno ricevuto il plauso dell'assessore all'Istruzione, Università e Scuola Mirko Bisesti, che ha commentato: “Con questo primo intervento abbiamo voluto dare sostegno a quegli studenti maggiormente in difficoltà causa la crisi sanitaria che stiamo vivendo. Siamo consapevoli come amministrazione provinciale dell'importanza del diritto allo studio, anche come volano di sviluppo sociale e di crescita per la città”.

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