Coronavirus, l'Università di Trento si ferma per una settimana: ''Ragioni di cautela''
Come anticipato ieri, domenica 23 febbraio, questi provvedimenti vengono presi dall'Ateneo a integrare la comunicazione trasmessa sabato e in conformità all'ordinanza provinciale, così come alle linee guida stabilite dal ministero della salute per evitare assembramenti di persone in luoghi chiusi

TRENTO. Niente attività didattiche quali lezioni, esami e lauree, niente conferenza e seminari, così come eventi vari e procedure concorsuali. Saltano anche le attività di front office, compreso il ricevimento di studenti, anche se il personale docente e tecnico amministrativo a rendersi disponibile con modalità di interazione diverse. Si ferma l'Università di Trento a causa del coronavirus.
Sempre per ragioni di cautela chiuse le biblioteche, le sale studio e i centri sportivi universitari fino al 1 marzo. Come già comunicato, l’Opera Universitaria ha disposto la chiusura di mense e bar. Limitatamente alle procedure selettive e concorsuali, il responsabile del procedimento, valutata l'assenza di rischi, potrà stabilire se proseguire.
Come anticipato (Qui articolo), questi provvedimenti vengono presi dall'Ateneo a integrare la comunicazione trasmessa sabato e in conformità all'ordinanza provinciale, così come alle linee guida stabilite dal ministero della salute per evitare assembramenti di persone in luoghi chiusi.
L'università in generale raccomanda comunque di privilegiare il ricorso ai mezzi di comunicazione telematici. Rimane attiva, fino a diversa comunicazione, l'operatività del personale universitario tutto (docente, ricercatore e tecnico amministrativo), per ogni attività che non comporti ricevimento al pubblico, secondo le modalità previste. In ogni caso l'invito è quello di limitare gli spostamenti fuori dal territorio provinciale.
L'ateneo resta in costante contatto e raccordo con la Provincia, l'Azienda provinciale per i servizi sanitari, il Comune di Trento e Rovereto e il ministero dell'università e della ricerca per analizzare i potenziali fattori di rischio per gestire i casi specifici nella logica della proporzionalità.
Questo periodo di sospensione permetterà all'Ateneo di valutare le idonee procedure per garantire i servizi e progressivamente a riportare la situazione alla normalità (Qui info). L'università ricorda inoltre il comportamento da seguire, quali lavarsi spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani e coprirsi bocca e naso in caso di starnuto e tosse.
E ancora pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol, non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico, contattare il numero verde 1500 se si ha febbre o tosse e sei tornato da zone endemiche da meno di 14 giorni, usare la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate (Qui info).