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Coronavirus all'Università di Trento, già diversi contagi. L'Udu: ''Servono norme di comportamento chiare''. L'Ateneo: ''Aule sanificate e studenti tracciati con l'App''

Alla luce dei casi positivi al Covid-19 confermati la scorsa settimana in Ateneo, i rappresentanti dell'Udu hanno deciso di scrivere una lettera la rettore, al direttore dell'Apss e all'assessora provinciale alla Salute: "Studenti e studentesse necessitano di avere a disposizione delle norme di comportamento chiare, per non allarmarsi eccessivamente ed evitare di prendere precauzioni scorrette"

Foto tratta da internet
Di Giuseppe Fin - 14 ottobre 2020 - 05:01

TRENTO. Cosa succede se una persona di un corso universitario risulta positiva? A chiederselo sono stati i rappresentati dell'Unione degli Universitari di Trento (Udu) che proprio in questi giorni stanno cercando delle risposte sulle procedure da seguire visto che alcuni casi di contagio sono già stati registrati.

 

Nelle specifico, infatti, nelle scorse settimane ci sono stati 3 casi positivi: due persone al dipartimento di Economia e una persona, invece, a quello di Giurisprudenza.

I rappresentanti dell'Udu, venuti a conoscenza della situazione, hanno deciso di mandare nelle scorse ore una lettera al rettore Paolo Collini, al direttore dell'azienda sanitaria Paolo Benetollo e all'assessora provinciale alla Salute, Stefania Segnana, facendosi portavoce delle preoccupazioni di studenti e studentesse.

 

Studenti e studentesse che sono stati in aula con chi è risultato positivo hanno ricevuto come unica comunicazione il fatto che le loro lezioni sarebbero state spostate completamente online, fino a una comunicazione successiva: solo 2 giorni dopo la prima segnalazione è arrivata una mail con maggiori informazioni, ma una simile attesa può risultare pericolosa” viene scritto nella lettera. “Questa prassi non è sufficiente – spiega l'Udu - studenti e studentesse, non avendo competenze in ambito medico e non potendo avere la certezza della veridicità delle informazioni reperibili online, necessitano di avere a disposizione delle norme di comportamento chiare, per non allarmarsi eccessivamente ed evitare di prendere precauzioni scorrette”. La richiesta, insomma, è quella di avere delle linee guida che possano in qualche aiutare gli studenti che si trovano in determinate situazioni.

 

 

A rassicurare tutti è però l'Università di Trento. E' vero che ad oggi non esiste un vero e proprio protocollo tra l'Ateneo e l'Azienda sanitaria come quello fatto con le altre scuole. Il motivo, però, sta nel fatto che gli studenti universitari sono maggiorenni e il protocollo a cui si deve fare riferimento è quello di Covid provinciale. In poche parole, gli studenti dell'Università vengono considerati, da questo punto di vista, come dipendenti pubblici e quindi le regole da seguire sono quelle stabilite dal protocollo generale.

 

L'Università conferma anche che ci sono stati tre casi nelle scorse settimane. Si è provveduto immediatamente a chiudere le aule dove erano stati a lezioni i positivi per poi, in collaborazione continua con l'Azienda sanitaria, sanificarle. Le lezioni, per quei determinati corsi, sono proseguite online e ad oggi i locali sono nuovamente fruibili. Non è mancata, ovviamente l'inchiesta epidemiologica dell'Apss come avviene anche nelle “aziende”. L'Università, in questo caso, però, ha un vantaggio molto importante. Tutti gli studenti ad oggi, infatti, per poter partecipare devono scaricarsi sul proprio cellulare un'applicazione che utilizzano per registrarsi alle lezioni che frequentano e per entrare nelle aule. Questo permette all'Università di monitorare gli studenti e quindi di sapere in pochissimo tempo e in modo esatto chi si trovava in un certo momento in una data aula. Ma non solo.

 

Accanto a questo, negli edifici universitari le regole per il contenimento del coronavirus sembrano essere molto rigide: distanziamento e mascherine sono d'obbligo. Ecco allora che nei casi in cui sono state registrate positività , le autorità sanitarie hanno ritenuto non serva l'isolamento degli altri studenti (se non in particolari casi). Come è stato già detto, inoltre, non sono state interrotte le lezioni perché sono proseguite online.

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