Senzatetto costretti a dormire al freddo, gli studenti si mobilitano: ''Sicurezza non è lasciare persone per strada''
Udu e la Rete degli Studenti Medi lanciano una raccolta di beni per chi è costretto a dormire in strada: "Con il recente Decreto Sicurezza questa situazione aumenterà esponenzialmente. Molti finiranno in strada, non potendo più beneficiare del sistema di protezione e accoglienza”

TRENTO. Donare alcuni dei beni fondamentali tra cui berretti, sciarpe, scarpe ma anche vestiti, fazzoletti di carta e beni di lunga conservazione per chi, in questi giorni di gelo, è costretto a vivere per strada. A mobilitarsi questa volta contro la “deumanizzazione degli ultimi” sono gli studenti universitari che lanciano un appello a tutta la popolazione. L'iniziativa è stata lanciata dalla Rete degli Studenti Medi e Udu, l'Unione degli Universitari, l'associazione studentesca più rappresentativa nel mondo universitario.
“Purtroppo – viene spiegato - continuano a essere tante le persone che dormono per strada, e con il recente Decreto Sicurezza questa situazione aumenterà esponenzialmente. Molti finiranno in strada, non potendo più beneficiare del sistema di protezione e accoglienza”.
Anche a Trento sono oltre un centinaio le persone che con il freddo di queste notti sono costrette a dormire in strada. Nessuno ha però dei numeri certi e si pensa che siano molto di più visti gli effetti che il decreto sicurezza sta producendo anche sul nostro territorio.
“La deumanizzazione degli ultimi – spiegano le associazioni - in questi ultimi mesi, ha toccato picchi mai visti, basti citare la vicenda di Trieste per cui il vicesindaco si è addirittura vantato di aver gettato via le coperte di un senza tetto. Noi vogliamo dare un segnale diverso. Sappiamo che organizzare una raccolta di beni non è una soluzione di sistema, ma vogliamo usare questa iniziativa per lanciare un messaggio, facendo, nel nostro piccolo, del bene a chi in questi giorni è lasciato ai margini della città che abitiamo. Sicurezza non è lasciare persone per strada”
Ecco all'ora che l'appello è rivolto a tutti gli studenti, singoli cittadini o associazioni di volontariato di Trento. “Vi invitiamo – spiegano - a donare alcuni beni fondamentali a chi ne avrà più bisogno. Chiediamo a tutti di diffondere il più possibile questo appello”.

In ordine di priorità i beni necessari sono berretti, sciarpe, guanti, zaini o borsoni, scarpe da uomo (se possibile comode, servono soprattutto numeri piccoli), giubbotti, giacche, giacconi, coperte pulite, fazzoletti di carta,vestiti da uomo comodi di tutti i tipi, in buono stato,saponette e alimenti a lunga conservazione.
L'avvio della raccolta è previsto dal 29 gennaio e terminerà il 9 febbraio e successivamente tutto verrà distribuito, grazie all'aiuto del Punto d’Incontro di Trento.
Ecco i punti dove si potranno portare i beni:
Circolo Arci Café de la Paix Trento
Passaggio Teatro Osele, 8, 38122 Trento TN
Telefono:
392 078 9650
dal 29 gennaio al 9 febbraio, dal martedì al sabato
dalle 14 alle 18
Cooperativa Punto d'Incontro Trento
Via del Travai, 1, 38121 Trento
Telefono:
0461 984237
ogni giovedì del mese a partire dal 30 gennaio, dalle 9 alle 11.45 e dalle 14.30 alle 16
Circolo Arci L'Arsenale
Via degli Orbi, 4, Trento
dal 29 gennaio al 9 febbraio, dal martedì al sabato
dalle 20 alle 23