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''Malattie trasmesse dagli insetti, problema emergente in Trentino'': ecco Epilab, team di 15 ricercatori al servizio della salute pubblica

Il lavoro dell'equipe delle fondazioni Mach e Bruno Kessler: sviluppare modelli di rischio epidemiologico per la provincia. Focus su patologie virali quali l'encefalite da zecche e il Virus del Nilo

Pubblicato il - 15 febbraio 2019 - 13:04

TRENTO. Si chiama Epilab, l'unità di ricerca mista di Fondazione Edmund Mach (Fem) e Fondazione Bruno Kessler (Fbk), per lo studio delle malattie virali trasmesse da vettori. Un team che ha il compito di quantificare quale sia il rischio sanitario associato alla presenza di zanzare vettrici di patogeni e l'eventuale diffusione degli stessi.

 

Il lavoro dell'equipe è stato presentato oggi, venerdì, nell'ambito di una giornata di studio sulle malattie trasmesse da vettori rivolta a medici e veterinari organizzata da Fem, Fbk, Azienda sanitaria e Provincia e dedicata all'"Arbovirosi: una problematica emergente".

 

Le arbovirosi sono patologie legate agli arbovirus, trasmessi anche all'uomo da artropodi, famiglia alla quale appartengono cinque classi, fra cui quella degli insetti (zanzare comprese).

 

Una "problematica emergente a livello globale con conseguenze importanti anche per la sanità pubblica del Trentino", si è detto nel corso dei lavori. Le cause del fenomeno analizzate: "Su tutte la grande mobilità di merci e persone causate dalla globalizzazione negli ultimi trent'anni e i cambiamenti climatici in atto, fattori che favoriscono e condizionano in primis la presenza, la distribuzione e il ciclo di sviluppo sul territorio di varie specie di artropodi di interesse sanitario".

 

"Nel corso delle ultime tre decadi - fanno sapere da Fem, Fbk e Azienda sanitaria - si sono registrate sul territorio provinciale variazioni di incidenza di malattie come l'Encefalite virale da zecche (Tbe) ma anche la comparsa di infezioni esotiche trasmesse da vettori endemici (Usutu Virus) nonché specie aliene di vettori, come la zanzara tigre e la zanzara coreana, che rappresentano un rischio potenziale di diffusione di malattie tropicali come la Chikungunya e la febbre dengue".

 

In questo ambito si inserisce il lavoro, svolto basandosi su modelli matematici e statistici ma non solo, dell'Epilab. Tra i relatori dell'evento, Roberto Rosà e Stefano Merler, entrambi facenti parte del personale permanente di Epilab, hanno illustrato oggi tecniche e risultati concernenti la modellizzazione e predizione degli eventi epidemici causati dalle arbovirosi.

 

"In Trentino l'obiettivo di Epilab - fanno sapere sempre Fem, Fbk e Azienda sanitaria - è ottimizzare il servizio di prevenzione e risposta alle arbovirosi, ovvero le malattie virali trasmesse da vettori. L'area di studio sarà il territorio provinciale, dove vengono svolti appositi monitoraggi, ma l'unità ha attive diverse collaborazioni sia in campo nazionale che europeo. L'unità è finalizzata a sviluppare di modelli di rischio epidemiologico a supporto delle decisioni per la sanità pubblica. Laboratori all'avanguardia per la ricerca in ambito molecolare ed entomologico e su una piattaforma Gis/Remote sensing per l'analisi spaziale e la modellizzazione dei rischi".

 

Complessivamente la squadra di Epilab conta 15 ricercatori, tra cui sei postdoc e due dottorandi, tre ricercatori senior, un medico, un veterinario e due tecnici.

 

"Fondazione Bruno Kessler - afferma il segretario generale Andrea Simoni - ha sviluppato negli anni competenze e professionalità importanti nell'ambito dell'epidemiologia quantitativa delle malattie infettive, testimoniate dalle numerose pubblicazioni scientifiche di alto impatto, che hanno anche portato recentemente alla collaborazione con l'Organizzazione mondiale della sanità su temi importanti come quello della valutazione dell'efficacia del vaccino contro l'Ebola".

 

Sergio Menapace, direttore generale della Fem spiega poi che il cambiamento climatico, oltre a rappresentare una minaccia diretta alla salute umana, favorisce anche la presenza di specie di insetti alieni provenienti da aree tropicali "che possono avere un impatto notevole sia sull'agricoltura e sulla bioeconomia sia sulla salute umana": "L'attività del Centro di ricerca e innovazione Fem, seguendo il principio guida "One Health", è focalizzata allo studio dei fattori che comportano un aumento di rischio sanitario per i lavoratori del settore agro-forestale e per la popolazione in generale connesso alla trasmissione di malattie virali quali l'encefalite virale da zecche (Tbe) o altre malattie virali che possono essere trasmesse da zanzare, come nel caso del Virus del Nilo".

 

Il direttore di Igiene e sanità pubblica dell'Azienda sanitaria Valter Carraro, conclude infine ricordando le attività di sorveglianza integrata umana e veterinaria condotte dall'Apss, attuate per monitorare nel territorio provinciale la presenza di eventuali casi di infezioni nell'uomo e negli animali. "Tali informazioni - dice - integrate con la sorveglianza entomologica sugli insetti vettori consente di valutare e gestire il rischio".

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