Il futuro delle automobili intelligenti passa per Trento: al via un master di secondo livello sui sistemi intelligenti per veicoli
''Autonomous driving and enabling technologies'', percorso formativo in collaborazione con Fiat Chrysler Automobiles, Centro ricerche Fiat, Fbk e Università di Modena e Reggio Emilia. Sede a Trento: c'è posto per 20 laureati

TRENTO. Un master universitario di secondo livello in "Autonomous driving and enabling technologies" (Adbot) con sede a Trento. È la nuova proposta di specializzazione nata dall'unione delle forze dell'Università di Trento e dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Un corso che si propone di formare la nuova generazione di esperti dell'automotive e che può contare sulla partnership di Fiat Chrysler Automobiles e Centro Ricerche Fiat e della Fondazione Bruno Kessler, che da anni collaborano con i due atenei su questi temi.
Venti partecipanti in totale per cui l'offerta è di 1.500 ore tra lezioni e tirocini: queste le coordinate del percorso formativo di alto livello che avrà inizio a maggio e che durerà un anno. Il percorso rilascerà 60 crediti formativi universitari, riconosciuti e spendibili nell'Unione Europea. Ai candidati viene offerta la possibilità di accedere a 12 borse di studio dal valore di 10.000 euro (oltre all'esenzione dalla quota di iscrizione di 2.500 euro e altre sponsorizzate da alcuni partner industriali).
Target del master sono in particolare i laureati magistrali in Ingegneria meccatronica, Ingegneria informatica, Informatica, Ingegneria elettronica, Ingegneria dell'automazione, Ingegneria delle telecomunicazioni, Ingegneria elettrica, Ingegneria meccanica, Scienza e Ingegneria dei materiali, Ingegneria aerospaziale e astronautica, Ingegneria biomedica e Ingegneria chimica.
Il programma è stato organizzato con lezioni teoriche, laboratori pratici ("hands-on"), seminari con esperti che coprono argomenti che vanno dalla robotica, all'interazione uomo macchina, dall'intelligenza artificiale, alla connettività e sicurezza, dall'architettura hardware e software per veicoli autonomi, fino alla gestione di sensori, attuatori e controllo del veicolo. Al termine della didattica frontale è previsto uno stage di sette mesi da uno dei partner industriali o degli enti organizzatori, per svolgere un progetto attinente ai temi trattati nel corso del master.
"Con questo nuovo master - spiega il rettore dell'ateneo trentino Paolo Collini - mettiamo a frutto le competenze e l'esperienza decennale in progetti a fianco dell'industria maturate dall'Università di Trento nell'ambito delle tecnologie di ultima generazione applicate all'automotive. I partecipanti potranno sviluppare una visione generale per il settore del trasporto intelligente e acquisire competenze che garantiscono un vantaggio competitivo spendibile nel contesto della nuova rivoluzione industriale 4.0 e in generale della ricerca applicata".
Anche il rettore di UniMoRe Angelo O. Andrisano commenta il nuovo percorso che, dice, "intende offrire una visione generale sulle moderne tecnologie elettroniche e informatiche impiegate in ambito automotive, fornendo competenze di crescente impatto in diversi settori industriali e di grande rilevanza nell'ambito della ricerca applicata".
Secondo Roberto Fedeli, responsabile Global innovation di Fca e Ceo del Centro Ricerche Fiat, questo master di secondo livello "costituisce un'importante opportunità per la formazione di competenze approfondite su un tema che sarà sempre più strategico per il settore automotive". "Un ingegnere che inizia oggi a lavorare nel nostro settore - afferma - dovrà completare la propria formazione meccanica classica con nuove conoscenze: dall'intelligenza artificiale al machine learning, dalla cybersecurity alla sensor fusion".