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Alloggi universitari dati agli agenti di polizia, l'UDU: ''Scelta imposta da Fugatti, vuole fare propaganda a spese degli studenti''

La coordinatrice Paola Paccani: "Mette a nudo tutta la spregevolezza della giunta provinciale nei confronti degli studenti e delle studentesse fuorisede della nostra Università". Gli alloggi, spiega in una nota l'UDU, sono allo studentato Mayer a cui si accede in base al reddito. Sono alloggi già abitati da studenti con reddito basso che verranno spostati

Di G.Fin - 18 dicembre 2019 - 18:33

TRENTO. Nulla ovviamente contro l'arrivo in Trentino di nuovi giovani agenti di polizia ma la decisione da parte della Provincia di prendere 16 alloggi dati in gestione all'Opera Universitaria per ospitare le forze dell'ordine sta suscitando non poche polemiche.

 

Stiamo parlando di luoghi che per accedervi gli studenti devono presentare una specifica domanda di posto alloggio all’ente per il diritto allo studio della Provincia di Trento. Il primo anno i posti vengono assegnati sulla base del reddito e del patrimonio della tua famiglia. Dal secondo anno in poi vengono considerati anche criteri di merito, ovvero il rendimento negli studi.

 

"Questo è un segnale inquietante. Mette a nudo tutta la spregevolezza della giunta provinciale nei confronti degli studenti e delle studentesse fuorisede della nostra Università” ha affermato la neo coordinatrice dell'Unione degli Universitari, Paola Paccani. “Il diritto allo studio non si negozia – spiega - dobbiamo difendere il diritto di tutti e tutte ad accedere all'istruzione universitaria".

 

Gli alloggi, spiega in una nota l'Udu, sono allo studentato Mayer a cui si accede, come già detto, in base al reddito. Sono alloggi già abitati da studenti con reddito basso che verranno spostati per ospitare “figure istituzionali che un alloggio posso benissimo permetterselo" viene spiegato.

 

“La scelta fatta – spiega l'Unione degli Universitari - dimostra chiaramente quanto poco la Provincia Autonoma attualmente abbia a cuore il nostro diritto allo studio. Fugatti poteva affittare degli alloggi agli agenti della Polizia. Ma ha voluto togliere spazi agli studenti per risparmiare. Ha preferito farsi propaganda a spese degli altri, di quelli che pagano una tassa provinciale per il diritto allo studio. Ha imposto il suo volere con un ordine esecutivo, per scacciare ogni forma di dissenso, agendo con il solito sregolato approccio di comando, senza nemmeno cercare un dialogo”.

 

Gli studenti e le studentesse che vivono a Trento già devono affrontare affitti spropositati, carenza di posti alloggio e scarsa disponibilità di spazi studio. La soluzione dovrebbe essere investire, non tagliare fondi e risorse a chi è beneficiario della borsa per l'alloggio e già si trova in forte difficoltà.

 

“Non possiamo accettare – conclude l'Udu - che la Lega trasformi l'ente provinciale per il diritto allo studio in un giocattolo personale, utile per soffiare a piacimento su malcontento e insicurezza”.

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