Università, Federico Crotti (Consiglio degli Studenti): ''Alla futura Giunta chiediamo di potenziare trasporti e alloggi. No a politiche regressive''
Il presidente del Consiglio degli Studenti si dice deluso da come il tema dell'Università sia stato marginale all'interno del dibattito elettorale. "In questi anni abbiamo fatto tanti passi in avanti. Siamo pronti a confrontarci con chi vincerà domenica. Non bisogna tornare indietro sui diritti conquistati"

TRENTO. Nessun passo indietro sulle politiche di diritto allo studio portate avanti in questi anni, ampliare l'offerta dei trasporti e potenziare la residenzialità. Sono questi i tre grandi temi sui quali gli studenti universitari chiedono un impegno alle varie forze politiche che andranno al voto domenica prossima. Non mancano però le critiche di come sia stata portata avanti la campagna elettorale sul tema centrale per il Trentino dell'Università. A farlo capire è il presidente del Consiglio degli studenti, Federico Crotti.
Presidente come le sembra sia stata trattata l'Università in questa campagna elettorale?
Sono rimasto molto stupito di come il tema Università sia stato affrontato solo marginalmente e genericamente nei programmi della gran parte delle forze politiche. Un'altra questione è quella dell’autonomia dell’Ateneo. In quasi tutti i programmi si fa riferimento ad un maggiore collegamento tra università e aziende. Questo va benissimo, è sacrosanto che i saperi possano contribuire ad arricchire il mondo del lavoro, ma occorre fare attenzione a non mettere in discussione l'autonomia dell'Università e subordinare le scelte sulla ricerca ai bisogni delle imprese del territorio.
In questi anni siete riusciti a raggiungere importanti risultati sul diritto allo studio. Ora cosa chiedete a chi vincerà le elezioni domenica?
Chiediamo che non ci sia alcun passo indietro sulle tante e importanti conquiste fatte. Con l’ultimo bando siamo arrivati ad avere un diritto allo studio all'altezza dell'Italia ora occorre procedere prendendo a modello il resto d’Europa investendo su borse, residenzialità e trasporti.
In tema di trasporti il servizio di libera circolazione studentesca a prezzo agevolato è stato un'iniziativa molto importante.
Certo e vorremmo chiedere che queste agevolazioni riguardassero non solo gli studenti universitari ma anche tutti coloro che stanno seguendo percorsi di formazione terziaria come ad esempio gli studenti del Conservatorio di Trento. Non bisogna però fermarsi qui. Sarebbe interessate potenziare i trasporti negli orari notturni, collegando magari gli studentati del centro cittadino, e ampliare la libera circolazione degli studenti a tutto il territorio dell'Euregio.
E dal punto di vista della residenzialità universitaria?
Visti i costi per gli alloggi presso privati che ci sono a Trento questo rappresenta un tema fondamentale. L’Università e l'Opera universitaria stanno già lavorando per aumentare le residenze studentesche ma un sostegno della Provincia su questi temi potrebbe veramente fare la differenza.
Per quanto riguarda le borse di studio avete qualche timore?
L'importante per noi è che non si ritorni sotto ai 23mila dell'ISEE ma anzi se possibile che questa soglia venga ampliata. Il rischio più grosso in questo clima politico è che il trentino perda il carattere solidale che lo caratterizza e pensi ad aiutare solo i trentini. Se la futura giunta deciderà di prendere una strada regressiva sul tema dei diritti troverà la nostra opposizione.
Cosa ne pensate dei ritardi sulla futura mensa all'ex Trento Fiere?
Come studenti siamo stufi del servizio carente delle nostre mense ed è assurdo che una soluzione come quella di Trento Fiere che potrebbe finalmente risolvere il problema sia invece impantanata da troppo tempo. Non è responsabilità della Provincia ma bisogna darsi una mossa.